Foti ammette “l’errore” sulle dimissioni degli assessori,capigruppo infuriati e Petitto lancia strali a De Luca:basta ingerenze

0
760

 

Le dimissioni degli assessori dalla giunta del Comune di Avellino verranno formalizzate al protocollo generale sono questa mattina.

Lo annuncia il sindaco Paolo Foti nella riunione dei Capigruppo, ammettendo ciò che era noto a tutti, esprimendo anche solidarietà al segretario del Comune, Riccardo Feola, accusato in un primo momento (dallo stesso sindaco, poi dal senatore De Luca) di essere responsabile della confusione che si era venuta a creare.

Se mai erano state consegnate le dimissioni al protocollo, ma il segretario avrebbe potuto formalizzare.
Di qui la solidarietà a Feola anche da tutti i capigruppo, per voce del Presidente del Consiglio Comunale, Livio Petitto che non usa mezzi termini anche nei confronti "di quegli esponenti del Partito Democratico che hanno reso alla stampa incresciose dichiarazioni contro l’operato del segretario. Non permettiamo nessuno ingerenza nell’attività amministrativa da chi non ne fa parte- incalza Petitto riferendosi chiaramente al senatore Enzo De Luca.
"La pratica che ha visto le dimissioni collettive della Giunta non è stata perfetta- aggiunge Petitto- e il Segretario ci ha confermato che quello è un atto nullo. Il Sindaco ha dato disponibilità di emettere gli atti di revoca degli assessori. Chiederà loro la possibilità di rinunciare all’indennità dal periodo che va dal 3 ottobre alla giornata di oggi per riparare a questo errore".

Dure anche le dichiarazioni della consigliera  Francesca Medugno: "Abbiamo votato il bilancio perché ci siamo fidati del sindaco e della sua volontà di azzerare completamente la giunta. Con le circostanze odierne, è ovvio che ci saremmo comportati diversamente".
Medugno, tuttavia, delega al partito le decisioni per il futuro, confermando di voler seguire la linea che detterà la D’Amelio. "Siamo militanti del Pd- aggiunge- ora spetta al direttorio trarre le dovute conseguenze rispetto ad un patto tradito".

Chi si dice soddisfatto dall’esito della capigruppo è Gianluca Festa, tra i primi a tirare in ballo, già nel consiglio del 3 ottobre scorso, "il bluff delle dimissioni".
"Stamattina è venuta a galla una verità che sapevano tutti. Gli assessori hanno soltanto rimesso le deleghe, ma l’atto formale delle dimissioni non c’è mai stato. E’ ovvio che, alla luce di quanto ammesso da Foti stamattina, la consigliere Medugno ha dichiarato che non avrebbe votato un bilancio che, oggi, si base su una menzogna".

Una "menzogna" che, salvo colpi di scena, consentirà a Foti di portare a termine la sua esperienza amministrativa.
Sul punto insiste il consigliere di minoranza, Alberto Bilotta: "Il sindaco è in difficoltà e politicamente non ha più i numeri. Tuttavia i giochi interni al Pd gli permetteranno di andare avanti e, ancora una volta, la città e i suoi problemi vengono lasciati sullo sfondo.
Si continua a parlare delle vicende interne al Pd, prendono la parole persone estrene a questa amministrazione per far proseguire un’agonia che Avellino non merita".

Intanto, al termine della riunione dei capigruppo, il sindaco Foti ha raggiunto la sede Pd di via Tagliamento dove è riunito il direttorio. All’arrivo del sindaco, tuttavia, l’onorevole Rosetta D’Amelio aveva già lasciato la riunione e il faccia e faccia è proseguito con gli altri membri del direttorio, il senatore Enzo De Luca e gli onorevoli Valentina Paris e Luigi Famuglietti.