Galati: “Si risollevi il Mezzogiorno”

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“Dobbiamo dare una mano concreta a chi ne ha bisogno davvero e dobbiamo farlo subito. Ma bisogna distinguere l’azione propria delle politiche sociali di sistema dalle misure di assistenzialismo a pioggia, a favore dei giovani e di chi può lavorare, che altri partiti e movimenti politici vanno sponsorizzando a ridosso del voto. Non è così che si combatte la povertà e l’indigenza. In questo modo si vuole solo aumentare il numero dei cittadini soggiogati da un certo tipo di politica. Quella che da sempre ha condannato il Mezzogiorno al sottosviluppo e all’arretratezza”.

Giuseppe Galati, candidato del Centrodestra al Senato nel collegio Campania 3, interviene sull’importante tematica delle politiche sociali e spiega la posizione della sua coalizione che, anche in questo campo, marca una profonda diversità di approccio con Pd e 5 Stelle.

“Il nostro Paese deve assolutamente ripartire – spiega Galati – e può farlo solo cominciando da una riforma fiscale dalla quale in tre anni contiamo di ottenere nuove risorse, rilancio delle imprese e aumento dell’occupazione stabile. Detto questo, parallelamente, è necessario operare su un altro fronte: quello del sociale, stando attenti, però, a non creare altre sacche di assistenzialismo e ulteriori diseguaglianze come hanno fatto i Governi non eletti di questi ultimi anni. Su questo versante l’obiettivo principale è evidente: azzerare la povertà, creando le condizioni per far risollevare tanti italiani che ormai vivono ai margini della società, esclusi dal mondo del lavoro. Sappiamo che tra meno abbienti e famiglie che non riescono ad arrivare dignitosamente alla fine del mese ci sono 14 milioni di nostri concittadini. E il numero è in costante crescita. Non mi sembra che il Centrosinistra abbia fatto un gran che per quella che, purtroppo, è diventata una grossa fetta del Paese. Se gli elettori vorranno che si continui in questa direzione non devono fare altro che votare il Pd. Dall’altro lato, poi, troviamo i “grillini” che, invece, liquidano tutto con il reddito di cittadinanza, buono solo a creare altri disoccupati a vita. Siamo seri! L’Italia e soprattutto il Meridione hanno bisogno di una scossa e questa può darla solo il Centrodestra”.

Poi Galati entra nello specifico di alcuni provvedimenti che andrebbero a completare il quadro di un sostegno concreto ed equilibrato ai cittadini. Un piano calibrato in modo da diventare esso stesso mezzo di supporto alla domanda, creando così un circuito virtuoso: “Stop alle tasse di successione, a quelle sulla prima casa e al bollo sulla prima auto che serve per andare a lavoro, fare la spesa e portare i figli a scuola. Massima attenzione, invece, a quelle forme di ricchezza e di lusso che non possono rientrare in questa fattispecie di aiuti. Inoltre, aumento delle pensioni minime e pensioni alle mamme casalinghe, estensioni delle prestazioni sanitarie, raddoppio dell’assegno minimo di invalidità e sostegno alla disabilità. E, infine, sì ad una pace fiscale per chi è davvero in difficoltà e non è in condizione di pagare l’intero importo delle cartelle esattoriali. In Italia i contenziosi con il Fisco ammontano a 50 miliardi di euro. Se non cambia qualcosa non riusciremo a recuperarne neanche un terzo”.

Da qui l’invito agli elettori irpini e sanniti: “In quest’ottica – conclude Galati – il mio appello ad un voto utile va principalmente ai moderati scontenti e agli indecisi: date la possibilità al Centrodestra di formare un Governo responsabile subito attivo e con un programma preciso. Votateci per le nostre idee e le nostre proposte, abbiamo indicato un percorso e le sue tappe. Con noi il Paese non resterà in fondo a tutte le classifiche. Con noi il Mezzogiorno e le sue aree interne come l’Irpinia e il Sannio avranno una prospettiva concreta”.