Galdieri (Sinistra Italiana): “Non lasciamo ai nostri figli una terra arida”

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Giovedì 13 Maggio 2021  abbiamo esaurito le risorse naturali messe a disposizione dalla Terra per il 2021 e l’ “Earth  Overshoot day” ci ricorda che fino alla fine dell’anno il paese sarà in debito col pianeta.  Nonostante gli appelli e i trattati internazionali le nostre comunità continuano a vivere attraverso il binomio progresso – sfruttamento.

La nostra provincia ovviamente rientra in questo pazzo turbinio sociale ed economico agevolato dall’incapacità della politica nel cambiare tendenza.

La tutela dell’ambiente consentirebbe il miglioramento del benessere dei cittadini attraverso azioni che mirano alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Certo, mentre si parla di sostenibilità, è terribile pensare che in provincia di Avellino sono altissime le percentuali di perdite della rete idrica e nello stesso momento altissimi i costi energetici per le pompe di sollevamento.

Insomma quando beviamo un bicchiere d’acqua dal nostro rubinetto la cattiva gestione trasforma ciò che dovrebbe essere un semplice gesto di vita in sfruttamento delle risorse. Eppure oggi la tecnologia e la ricerca permetterebbero una gestione sostenibile e green, quindi dove risiede il problema? Il problema risiede nelle erronee politiche di gestione degli enti, che mancano totalmente di visione programmatica e progettuale.

Gli enti necessitano di nuove capacità e competenze slegate da vecchie logiche è impensabile che il debito di enti come l’Alto Calore continua a crescere e dichiarato candidamente dagli organismi dirigenziali senza alcuna azione né dalla politica né delle istituzioni, debito aumentato da 130 mln a 150 mln.

Enti schiavi della politica, retti da maggioranze trasversali, unite solo da logiche spartitorie,  preoccupata di poltrone e qualche azione clientelare piuttosto che immaginare uno sviluppo ecosostenibile garanzia di diritti ai cittadini, miglioramento del benessere economico per la popolazione attraverso l’utilizzo efficiente ed efficace delle risorse.

Qualcuno dirà che servono investimenti importanti ma sarebbe più opportuno dire che  i soldi nessuno li regala e prima degli investimenti c’è la necessità di elaborare una progettualità specifica e capillare; ma il dubbio è che i nostri enti non hanno neanche la consapevolezza materiale degli impianti idrici che gestiscono.  Sarei curioso di sapere se mai è stato fatto un censimento complessivo.

Spesso il malgoverno  pubblico deriva dal’intenzione da parte di  certa  politica, corrotta, di immaginare dei sistemi privati di gestione come soluzione dei problemi sul principio che privato vuol significare efficienza, così non è e vogliamo ricordare che con il referendum sull’acqua del 2011 la popolazione ha scelto che l’acqua deve essere pubblica, in quanto bene comune , il cui accesso è diritto inviolabile di ogni cittadino; soprattutto l’acqua pubblica è democrazia e libertà, da sottrarre agli appetiti della finanza speculativa alla ricerca di sempre nuovi settori

Anche dal governo di acqua e rifiuti si misura la civiltà di una popolazione e noi possiamo dire senza timore sbagliare che siamo incivili.

Il tema rifiuti è confinato ormai nelle battaglie per gli impianti tra i fronti del si e del no dimenticando che la questione rifiuti riguarda tanti aspetti e non sento parlare da chi di dovere di qualità del rifiuto, di product life cycle, di riciclo, di produzioni green e sostenibili.

Purtroppo fin quando mancheranno visioni, contenuti e ideali nelle azioni politiche i risultati saranno sempre peggio e ai nostri figli rischiamo di lasciare una terra arida in termini di risorse e in termini di cultura.

Dichiarazione di Alfredo Galdieri,  Resp. “Ambiente e territorio” , componente della Segreteria provinciale di “Sinistra Italiana” Avellino