Gambacorta apre la 35esima edizione della Fiera Interregionale di Calitri 3-7 MAGGIO.

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“Ora un polo per le rinnovabili”

 

Un polo delle rinnovabili a Bisaccia. Perché questo settore non è solo invasione selvaggia. Ma può (e deve) creare sviluppo. Così il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta, intervenuto ieri all’inaugurazione della 35esima Fiera Interregionale di Calitri. In Irpinia, cinque i ‘poli’promos – si da Palazzo Caracciolo sulla formazione: enologico (Avellino), alberghiero (Ariano), conciario (Montoro), musicale (Gesualdo). Poi, appunto, Bisaccia: «Le rinnovabili non portano solo svantaggi al paesaggio, ma danno e dovrebbero dare anche lavoro». L’idea, allora, è di formare personale tecnico sul campo attraverso corsi postdiploma. L’eolico, dunque, c’è: bisogna cercare di sfruttarlo a nostro vantaggio. Stringi stringi, è questo il concetto espresso da Gambacorta. Certo, afferma il Presidente, i poli altirpini sono anche «diventati altra cosa, ampliamento degli istituti superiori: ora però i sindaci si impegnino ad approvare i progetti e garantire le gare». Azioni, queste, messe in campo in un periodo di enormi sofferenze per le Province. La cronica mancanza di fondi parla da sola: negli ultimi tre anni, 3 miliardi di euro in meno dallo Stato a tutte quelle dello stivale. Anche se, nel patto per il Sud, sono 7 i milioni per le strade provinciali. Un’emergenza che, in Alta Irpinia, Gambacorta conosce bene. Da qui, la conferma degli impegni per la Lacedonia- Monteverde e sulla progettazione della Andretta-Calitri. Ad aprire la Fiera, anche il Presidente della Comunità Montana Alta Irpinia Marcello Arminio, ben contento per il fatto che l’evento continui ancora. E il primo cittadino di Calitri e ‘padrone di casa’ Michele Di Maio, che aggiunge: «Cerchiamo di partire da questo territorio per uno sviluppo sostenibile». Uno dei tasselli, è l’Istituto Agrario che proprio a Calitri aprirà i battenti dal prossimo anno scolastico. Per gli altri, basta fare un giro tra i padiglioni: filiera del legno. Prodotti gastronomici e artigianato di qualità. Tanta agricoltura. Ma anche cultura: quest’anno, infatti, verrà presentato un libro al giorno. Tutto a conferma della capacità della Fiera, ormai da 35 anni, di saper fare da cerniera tra aree interne della Campania e Puglia e Basilicata. Senza mai saltare un anno.