Gargani e Caldoro: “Referendum riporta il Sud 100 anni indietro”

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«Torniamo indietro di cento anni e i problemi del Mezzogiorno saranno aggravati: la riforma costituzionale dà luogo ad un governo centralizzato senza le strutture periferiche che vengono meno, dopo essere state veri gioielli della nostra struttura democratica». Lo ha detto Giuseppe Gargani, ex parlamentare Dc e parlamentare europeo, partecipando ad Avellino, assieme a Stefano Caldoro e Clemente
Mastella, ad una manifestazione a favore del No al referendum costituzionale. «Le regioni – ha spiegato Gargani – diventano organi meramente amministrativi, le province vengono soppresse e il
Senato non viene votato. Se questo dovesse passare, i problemi del Mezzogiorno sarebbero di gran lunga aggravati». Sulla stessa lunghezza d’onda l’ex presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro: «Una riforma sbagliata, frettolosa, che cambia in peggio e quando si cambia in peggio è meglio
evitare». Sul versante del Mezzogiorno «ci sono due articoli – ha continuato Caldoro – che uccidono il futuro del Sud e favoriscono le regioni del Nord che potranno avere più poteri, mentre le regioni e i cittadini del Sud devono pagare prezzi inaccettabili su sanità, trasporti e istruzione per l’inserimento dei costi standard in Costituzione».