Giro al Museo, in una mostra il legame tra la gara ciclistica più amata e l’Irpinia

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Esplora il legame tra l’Irpinia e il Giro d’Italia la mostra allestita all’ex Carcere Borbonico di Avellino “Giro al Museo”, dove proseguirà fino al 28 maggio, impreziosita dagli elaborati degli studenti delle scuole primarie nell’ambito del progetto “La Bici del Futuro”, legate al Giro d’Italia 2023. Una scommessa promossa dalla Provincia e dal Museo Irpino in collaborazione con la Biblioteca Provinciale “Giulio e Scipione Capone” – Sezione Emeroteca e dall’Archivio di Cultura Contemporanea ARCCO, a cura di Paolo Speranza e Carmela Bavota. A caratterizzare l’esposizione documenti, pagine di giornali, locandine di film dedicate al Giro d’Italia e al passaggio in Irpinia della celebre gara ciclistica

E’ Paolo Speranza a sottolineare come “L’Irpinia ha sempre offerto al giro itinerari di forte suggestione, salite e tratti difficili ma, soprattutto, il calore umano e una grande partecipazione. Nomi come quelli di Tullio Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet hanno fatto sì che giornali e riviste diventassero contenitori di un racconto che rifletteva non solo la gara ma anche la situazione economica del paese. Il pedalare, il senso dello sforzo, il tifo per i corridori rappresentano ancora il senso di una comunità, l’impegno per il raggiungimento di una meta. Negli anni il giro ha attraversato ponti, valli, laghi, pedalando negli ambienti più aspri, al cospetto di Mamma Schiavona. Basti pensare nel 2001 alla tappa Potenza Montevergine o alla settima tappa Fiuggi-Montevergine nel 1962 con la comunità monastica in prima fila. Senza dimenticare il ritardo di Moser e il rilancio in classifica  del fiammingo  De Muynck sull’altopiano del Lago Laceno nel 1976, fino alla vittoriosa volata  di Maertens ad Avellino, nella seconda tappa  del Giro del 1977. Ad emergere il racconto di uno sport che si fa tra i paesi, in mezzo alla gente pronta ad appassionarsi alla vita privata, agli aneddoti legati agli eroi dello sport”. Grande l’attenzione rivolta anche alle modalità attraverso le quali il cinema ha raccontato la bici da “Ladri di biciciletta” a “Et l’extraterrestre”, da “La vita è bella” a “L’appuntamento a Belleville”

Soddisfatto il presidente della Provincia Rino Buonopane: “La Provincia ha creato una cornice che coinvolge tutti i Comuni attraversati dal Giro d’italia, a partire da Atripalda e Bagnoli Irpino, che hanno caratterizzato la quarta e la quinta tappa.