Corriere dell'Irpinia

Giustizia e dintorni – E l’Ordinamento va a ramengo…

«Giurami che il porco cade subito», scrisse Alessia Sinatra, allora pubblico ministero della Dda di Palermo, ex vicepresidente dell’Anm, sul numero whatsapp di Luca Palamara il 23 maggio del 2019.

Il “porco”, si capirà successivamente, era Giuseppe Creazzo, allora Procuratore di Firenze, candidato, in quel momento, a guidare la Procura di Roma.

Il ricordo non può non andare, allora, alla sera del 12 dicembre 2015, allorquando il pm Sinatra sarebbe stata molestata proprio da Creazzo nel corridoio di un albergo, dove i due si trovavano alla vigilia di una riunione del comitato direttivo centrale dell’Anm. Un episodio per il quale il Procuratore è stato punito dal Csm con la perdita di due mesi di anzianità.

Ora giunge anche la condanna per la dott.ssa Sinatra: censurata dal CSM per aver tenuto un comportamento gravemente scorretto nei confronti di un suo Collega (che l’ha molestata, ndr).

La pronuncia disvela almeno tre intollerabili limiti, di sistema, purtroppo.

Il primo. Non è accettabile, perché sintomo di arretratezza ed inciviltà, oltre che spia di una situazione di profonda illegalità, che intercettazioni, tra l’altro operate con uno dei più subdoli ed intrusivo dei metodi – il captatore informatico, un virus gestito dallo Stato che si intrufola nel dispositivo di chiunque e spia tutto ciò che accade, dentro e fuori – siano utilizzate in autonomi procedimenti (disciplinari, sportivi, etc etc), completamenti diversi da quello penale nel quale, solo, vengono autorizzate, e per il quale, solo, possono e devono essere utilizzate.

Il secondo. Non è accettabile, perché sintomo di arretratezza ed inciviltà, che messaggi privati, captati con le modalità appena descritte, già assolutamente irrilevanti ai fini della ricerca della prova nel procedimento-madre, fuoriescano dal contenitore nel quale sono racchiuse e consentite, per essere utilizzate a fini affatto differenti, pubblicamente e senza limiti.

Il terzo. Più che un’affermazione, un interrogativo: come sia possibile ritenere un messaggio, come quello scritto, una forma di giustizia fai da te, appare tutt’ora un mistero, ai più.

Exit mobile version