Gli studenti del liceo De Sanctis di Caposele in piazza, no all’accorpamento con il Vanvitelli: vogliamo essere ascoltati

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In piazza per protestare contro gli accorpamenti imposti dalla Regione. A far sentire la propria voce gli studenti del liceo Caposele che chiedono di restare il prossimo anno con il liceo De Sanctis di Sant’Angelo de Lombardi, a dispetto della delibera regionale che impone loro l’accorpamento con il Vanvitelli di Lioni. La richiesta è quella di un tavolo con sindaci, presidente della Provincia, l’assessore Fortini e i sindacati.

“Sembra che i due sindaci – si legge nella nota degli studenti – si siano divertiti ad abusare del loro potere per raggiungere la Regione e far sì che si prendessero le decisioni comode a loro. Dai documenti abbiamo dedotto che per gli istituti superiori si possono pronunciare le scuole e la Provincia, coordinate dalla Regione; invece, quando la comunità studentesca, insieme ai docenti, ha provato a esprimere le proprie considerazioni in merito, non è stata ascoltata, questo perché la Regione ha preferito accontentare i due sindaci, che per loro accordi politici (che conoscono solo loro, nemmeno i cittadini) hanno voluto l’accorpamento dei due istituti, dichiarando che l’accorpamento “è una vittoria per il territori”. Si ribadisce come “si tratta di una sconfitta: nessuno ha chiesto a noi studenti, attori principali della scuola, un parere a riguardo prima di prendere decisioni in maniera privata; i candidati al consiglio studentesco in campagna elettorale hanno promesso agli studenti una maggiore collaborazione tra le due sedi nei prossimi anni, e già da quest’anno ci stiamo lavorando per far sì che questo accada; il mese prossimo il triennio delle due sedi parteciperà insieme, nella sede centrale, ad un corso di didattica orientativa, dove ci saranno attività e momenti formativi (un esempio di collaborazione tra le due sedi); il PCTO (alternanza scuola-lavoro) quest’anno verrà fatto insieme alla sede associata; i fondi del progetto PNRR sono stati divisi equamente tra le due sedi, sarebbe importante che questi fondi, progettati per due sedi associate, fossero stanziati in due sedi che rimarranno associate”.

Gli studenti chiariscono che “distaccare le due sedi varrebbe a dire privare l’Alta Irpinia di una storia costruita con grande dedizione ed impegno; il sindaco di Lioni invece di impegnarsi davvero per il suo paese, formando ad esempio un omnicomprensivo, e riportare alla luce con proprio impegno l’IIS Vanvitelli, ha scelto una strada meno impegnativa per lui, sfruttando l’impegno costruito negli anni da Caposele, approfittando della disponibilità del sindaco Melillo. Sappiamo bene che per conservare l’autonomia, in prospettiva, le scuole devono conservare un numero di studenti (oggi in deroga, ma un domani sicuramente no). Noi studenti ci sentiamo uniti e non potete dividerci per dinamiche che a noi non interessano! Noi ci faremo sentire e utilizzeremo ogni mezzo a nostra disposizione! I cari sindaci in tempo di campagna elettorale ci chiedono di essere cittadini consapevoli, però poi osano definirci “chiusi di mente”, “banalizzatori a servizio di sterili dispute paesane e campanilistiche”.

“Se siamo davvero cittadini consapevoli per voi – incalzano – vogliamo essere ascoltati! Noi chiediamo un tavolo di confronto con i sindaci, il presidente della provincia, la Fortini e i Sindacati. Vogliamo che ci vengano spiegate le scelte. Fino a quel momento richiederemo l’autogestione, che ci spetta di diritto”.