“Gli ultras deutsche a Napoli, gli incidenti, e il mio rientro in Irpinia”

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Napoli. Sono arrivati stamattina e a Napoli Centrale già c’era uno schieramento di forze di polizia ad aspettarli. I tifosi, anzi gli ultras dell’Eintracht Francoforte, che hanno accompagnato la propria squadra nella città partenopea dove, tra poche ore, si giocherà il ritorno degli ottavi di Champion’s, non erano animati proprio dalle migliori intenzioni.

Infatti, quando l’autobus di linea, Grottaminarda-Napoli, che ogni giorno mi porta al lavoro fa la solita fermata al semaforo di fronte alla Feltrinelli, si capisce, e si sente, che non sarà una giornata come tutte le altre. Non solo perché nelle scuole, in ufficio, per strada non si parla d’altro: ma perché gli ultras deutsche avrebbero occupato la città.

Tra l’altro organizzati in un lungo, e preoccupante  corteo affiancati dagli ultras dell’Atalanta, perché hanno le tifoserie gemmellate. Ma l’arrivo a Napoli Centrale era solo l’inizio. Salendo, infatti, il corteo lugubre nelle sue divise nere, si dirigeva verso il centro.

Cantando slogan tipo:” Napoli vaff….. lo”. A piazza del Gesù gli incidenti più violenti: macchine ribaltare ed incendiate, mura esterne tutte divelte, gli ultras venivano in collisione con le forze dell’ordine. E Napoli, che è patrimonio dell’umanità dell’Unesco, che di solito è un colore di gente che sta per strada, sul lungomare, passeggia nei vicoli si è chiusa dentro  l’attesa che passassero i vandali.

E stasera cosa accadrà davanti al Maradona? Tra l’altro hanno tentato di andare ai Quartieri Spagnoli, dove ci sono la statua del campione argentino e le figure di cartone dei calciatori azzurri, oggi anche primi in classifica in serie A, non certo per andare ad omaggiare. Ma, ai Quartieri, non sono potuti arrivare. Perché, da quelle parti, probabilmente i tifosi del Napoli avevano creato un presidio. A poche ore dal match di ritorno, ricordiamo che in Germania il Napoli aveva dominato e vinto per 2 a 0, gli ultras tedeschi e bergamaschi tentavano altre scorrerie. E, tornando al Metropark, per tornare a casa li incocciavo un’altra volta. Sperando di farcela a tornare a casa. Per vedere, in Tv, la sonora sconfitta dell’Eintracht Francoforte. Giancarlo Vitale