Grottaminarda, La Manna: “Stiamo assistendo a un disastro ambientale”

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Grottaminarda. “Quello a cui stiamo assistendo – scrive Anselmo La Manna, del Comitato per la tutela del territorio – è uno dei peggiori disastri ambientali della Campania”. Nel suo esposto denuncia presentato ieri mattina alle autorità competenti, sottolinea come lo stato di degrado in cui versa il fiume Ufita è quasi impossibile da fermare. Ma la grande forza di volontà del movimento ambientalista, e del suo rappresentante, consegna ancora una speranza. Intanto La Manna si è recato negli uffici del Comando dei Carabinieri di Mirabella Eclano e l’esposto è stato indirizzato al prefetto di Avellino, al Ministero dell’ambiente a tutti i sindaci del comprensorio ufitano. Nella denuncia il Comitato per la tutela del territorio ipotizza il disastro ambientale, causato dallo sversamento di liquidi nocivi e dall’immissione, nel fiume Ufita, di rifiuti incontrollati. Un modo di S versare non solo nocivo ma, evidentemente illegale.Nella sua denuncia La Manna scrive che”da quattro mesi si verifica lo stato continuo di inquinamento delle acque dell’Ufita”. Un periodo in cui più volte è stato lanciato l’allarme. “Il momento più critico si è registrato domenica scorsa, 28 aprile, quando insieme a cittadini e giornalisti è stata documentata una enorme quantità di pesci morti sul letto del fiume, alghe morte, un’impressionante numero di rifiuti interrati”. E un odore”acre e nauseabondo”. Nel sottosuolo è stato trovato materiale oleoso come quello che serve per gli idrocarburi. Il Comitato per la tutela del territorio, intanto, ha già fatto in precedenza richiesta, al Corpo Forestale dei Carabinieri di Mirabella Eclano, di intervenire. Ma, adesso, è proprio ora “che vengano presi i dovuti accorgimenti cautelativi-scrive Anselmo La Manna – mirati alla tutela della salute delle persone e della fauna esistente, tenuto conto che il fiume Ufita è utilizzato dagli agricoltori del comprensorio”.

Giancarlo Vitale