IIA, ancora nulla di fatto nell’incontro al Mimit. I sindacati: niente soluzioni già prese

Si conferma, intanto, lo stato di agitazione negli stabilimenti di Flumeri e Bologna

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Roma. Alla fine sono stati ricevuti, al ministero del Mimit. Una delegazione, arrivata da Flumeri e Bologna, per farsi ascoltare pero’ ha ricevuto ancora risposte a metà. Senza certezze o, quanto meno, possibilità di avere ancora speranze sul futuro di Industria Italiana Autobus.

Mentre, davanti all’ingresso continuava la manifestazione delle tute blu arrivate da valle Ufita e dall’Emilia Romagna, accompagnati dal presidente della provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, dal sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, dal vicesindaco di Mirabella Eclano. Con i sindacati e i segretari provinciali delle sigle: Giuseppe Morsa, per la Fiom Cgil, Gaetano Altieri della Uilm, Giuseppe Zaolino, Fismic Confsal, ed il segretario generale dell’Ugl Antonio Spera.

Presente Gianluca Ficco, della segreteria nazionale Uilm. Certamente l’incontro poi avvenuto al ministero, con la funzionaria Chiara Cherubini, ha lasciato tutti ancora con molti dubbi in merito. Le spiegazioni ricevute, le trattative ancora in corso, con il Gruppo Seri dei fratelli casertani Civitillo, e con la cordata Gruppioni-Stirpe, non hanno ancora convinto. I sindacati ritengono che, quelle più avanzate, siano quelle con i Civitillo. E, durante gli incontri dei giorni scorsi, hanno sempre ribadito che”il gruppo Seri non è affidabile”.

A manifestare, sotto i palazzi del potere romano, erano in più di duecento. Mentre la percentuale della partecipazione allo sciopero di oggi negli stabilimenti di Flumeri e Bologna è stata del cento per cento. Lo rendono noto, i sindacati, nel comunicato stampa seguito all’incontro al Mimit.”Il Governo consulti il sindacato prima di qualsiasi decisione- scrivono Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic e Uglm-“. Quella di IIA è una lunga vertenza, difficile, che sembra sempre più complicarsi, che ormai si trascina da troppi anni. Per questo”bisogna trovare una soluzione”.

Un punto fermo e fondamentale delle richieste dei sindacati è quello della”conferma di Invitalia e Leonardo nella compagine societaria futura e la selezione di un imprenditore privato affidabile”. E i lavoratori di Valle Ufita e di Bologna devono assolutamente “essere consultati prima che sia assunta ogni determinazione per poter conoscere i piani industriali” in modo da poter far conoscere il loro punto di vista. È necessario, inoltre,”un piano di rilancio che deve prevedere il proseguimento dell’attività in entrambi gli stabilimenti”. Che, sia a Flumeri che a Bologna, si continuino a fare autobus. Chi è interessato ad entrare in Industria Italiana Autobus, inoltre,”dovrà confrontarsi, in sede ministeriale, con le organizzazioni sindacali”.

Solo con queste premesse potremmo assistere “ad un confronto vero-continua il comunicato stampa-che porti ad un accordo condiviso”. Altrimenti le divergenze rimarranno invalicabili. “Altre strade non saranno seguite dai sindacati, che pretendono una prospettiva certa e solidale la produzione e per gli oltre 520 lavoratori”.

La sensazione è che, però, il Ministero del Mimit prenda tempo. Ha già preso le sue decisioni e non ancora le vuole esternare? Nonostante abbia” condiviso” la posizione delle organizzazioni sindacali. Quella, cioè, della “inopportunita’ del protrarsi di uno stato di sostanziale galleggiamento”. Il ministero ha informato, infatti, che “le decisioni non sono state ancora prese essendo ancora in corso determinazioni dal punto di vista della sostenibilità finanziaria dei soggetti”. Il prossimo tavolo di concertazione sarà convocato nella seconda metà del mese di marzo. E i sindacati hanno ribadito che “non accetteranno soluzioni già prese”. Si conferma, intanto, lo stato di agitazione negli stabilimenti di Flumeri e Bologna.

Giancarlo Vitale