IIA, arrivata la convocazione dal ministero: il 1 marzo incontro al MIMIT

Ieri sera è arrivata la convocazione del Ministero del Made in Italy, a Roma, dove alle ore 15 si ritroveranno, nella sala del Parlamentino, i metalmeccanici irpini insieme ai sindacati della fabbrica con i politici e i vertici dell'azienda

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ll 1 marzo 2023 si deciderà, probabilmente, il destino dell’Industria Italiana Autobus. Ieri sera è arrivata la convocazione del Ministero del Made in Italy, a Roma, dove alle ore 15 si ritroveranno, nella sala del Parlamentino, i metalmeccanici irpini insieme ai sindacati della fabbrica con i politici e i vertici dell’azienda. Presiederà l’incontro il sottosegretario del Mimit, Fausta Bergamotto. È prevista anche la modalità in videoconferenza.
Sarà comunque una giornata intensa, che seguirà quella altrettanto importante di venerdi prossimo, 24 febbraio, quando è prevista l’assemblea dei soci azionisti di Iia, chiamati a
discutere della ricapitalizzazione. Quanto accadrà intorno a questi due tavoli contribuirà a rendere più chiaro il futuro dello stabilimento di Flumeri.
Che è, poi, quello che hanno chiesto le segreterie provinciali del sindacato: Fiom, Fim, Uilm e Fismic, su questo, non vogliono sentire ragioni. “Industria Italiana Autobus deve restare in mano pubblica”. Oltre a chiedere un piano industriale, come sostiene Giovanni Garofano, rsu della Fismic della fabbrica di valle Ufita:” Oltre a queste ultime due cose vogliamo sapere di un piano societario definitivo”.
Per il rilancio di valle Ufita” entro questo fine settimana, e l’inizio della prossima- aggiunge Giuseppe Zaolino, segretario provinciale della Fismic- la vertenza può avere un impulso verso la chiarezza e noi auspichiamo anche un vera risoluzione della crisi”. Prima l’assemblea di venerdì prossimo e, poi, l’incontro di via Molise, nella capitale, “potranno aprire una strada più veloce – aggiunge il segretario- verso un confronto che non può essere che di merito”.
E ribadisce che” Iia resti in mano pubblica, ci auguriamo una gestione concreta e corretta. E, soprattutto, che da quello stabilimento escano autobus e non chiacchiere. O programmi vuoti”. Con queste premesse si potrà salvare il posto di lavoro”. E sarebbe la terza volta che accade”. Una mano dovranno darla i politici della nostra provincia, a cominciare dall’onorevole Gianfranco Rotondi, che si è fatto promotore, e garante, dell’incontro al Ministero.