IIA, il Governo garantisce la ricapitalizzazione

Vertice a Roma, presenti i vertici di IIA, Invitalia, Leonardo, i sindacati, l'onorevole Rotondi

0
651

Roma. Ancora il ministero. Quello che rischia di diventare un viaggio della speranza,  vuole essere, invece, quello della certezza. E, ogni volta, è così. L’ambiente austero del ministero del Made in Italy, in via Molise, è stato il nuovo, vecchio, palcoscenico dell’incontro tra Governo, rappresentato dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto, e organizzazioni sindacali che sono stati convocati per discutere della crisi di Industria Italiana Autobus e della fabbrica gemella, bolognese,  della Bredamenarinibus.

Riunione che comincia, puntualmente, alle ore 15 del pomeriggio. Insieme ai sindacati delle regioni Campania ed Emilia Romagna,  ovviamente seduti al tavolo i vertici IIA, Invitalia, Leonardo ( due dei tre soci di maggioranza, ndr.). Presente anche l’onorevole di Fratelli d’Italia,  Gianfranco Rotondi,  il quale nei giorni scorsi si era fatto promotore, e garante, dell’incontro di questo pomeriggio. Oltre alle rsu dello stabilimento di valle Ufita. E tutti hanno sperato di tornare in Irpinia, e a Bologna, con un risultato positivo. Un passaggio obbligato, quello di questo pomeriggio, per tutte le tute blu. E le loro lotte, delle quali forse farebbero anche a meno. Se, sa anni, non raccontasse loro cose che, poi, non vengono mantenute. Sono promesse, insomma. Ma stavolta sembra essere l’ultima.

Nella riunione ministeriale il Governo ha garantito,  la ricapitalizzazione. Ed assicurato un tavolo permanente, a via Molise, per tenere sotto osservazione tutta la questione di valle Ufita. In qualche modo, quindi, la sottosegretal Mimit ha detto che si terrà fede ai 25 milioni di euro da immettere nelle casse della azienda. La Fismic ha chiesto, alla Bergamotto,  quale sarà “l’assetto definitivo di questa società e, sopratutto- ha detto Giuseppe Zaolino- cosa deciderà Invitalia quando arriverà alla scadenza del suo mandato. Se passerà il suo pacchetto di azioni, il 42 per cento, all’attuale socio pubblico, Leonardo, oppure farà entrare un privato”?.

La risposta dei sindacati è ovvia, e la stessa sottosegretaria al Mimit,” ha sposato questa tesi (che deve restare in mano pubblica,ndr)- ha proseguito il segretario provinciale della Fismic-. Bergamotto, infatti, ha dato la sua disponibilità,  che è anche quella del governo,”a verificare questa possibilità “. E, alla fine, ci si è lasciati con l’appuntamento per nuove riunioni perché, quando per il 9 marzo dovrebbero diventare realtà i 25 milioni della ricapitalizzazione,  “si possa riprendere la produzione e- conclude Zaolino- ridare fiato alle casse dello stabilimento di valle Ufita. Poi, nei mesi successivi,  ci si dovrà concentrare sull’assetto definitivo”. Giancarlo Vitale