IIA, indietro tutta: salta l’assemblea degli azionisti

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Valle Ufita. La vicenda, a questo punto, si complica. Anche se, all’industria Italiana Autobus, non tutti sono preoccupati. Notizia di alcuni minuti fa: la assemblea dei soci azionisti, prevista per domani, è saltata.

Ed è già il terzo rinvio. Dell’aumento di capitale, 25 milioni di euro, se ne parlerà un’altra volta. Non  si sa quando, però. Stavolta sono inproblemi burocratici non ancora del tutto espletati. Ma ci sono anche operai che, questo nuovo rinvio, non lo hanno preso bene.

“Non vorremmo- dice la maggior parte delle tute blu dello stabilimento di valle Ufita- che sia, invece, l’ennesima presa in giro”. E sono a pronti a scendere in pazza, come nella stagione delle lotte operaie di dodici anni fa. Non resta che sperare nella convocazione di via Molise, al ministero del Mimit, dove le parti sociali andranno il prossimo primo marzo. Ma, insomma, la prima fumata nera è arrivata.

C’è la volontà di salvare Industria Italiana Autobus? Di fronte a questo “tatticismo politico- come lo definisce Giuseppe Zaolino,  segretario provinciale Fismic-“, chi sta vivendo momenti di tensione resta, quantomeno, meravigliato. Mentre le speranze di mantenere a galla l’unica fabbrica italiana che produce autobus si affievolisce. Sempre di più.

I tre soci azionisti, Leonardo, Invitalia e Karsan, stanno facendo in qualche modo il gioco delle tre carte: nessuno, infatti, si vuole impegnare a mettere i soldi per ridare,  finalmente,  uno slancio definitivo all’attività dell’Iia. Che le commesse le ha. È che gli manca il resto.” Questo nuovo stop- sostiene Zaolino- significa che qualcuno ha pensato che mettere altri soldi significava sprecarli”. Adesso , nella Capitale,  si chiederà il famoso piano industriale,  tante volte evocato e mai tirato fuori dal cassetto. Ma anche lo stesso sindacalista ammette che” questa vertenza si sta complicando”.

Si aspetta, quindi, la convocazione al ministero ” per dare un giudizio serio. E definitivo. Che questa nuova vertenza non sarebbe stata una passeggiata poteva anche essere.” E qualcuno si dovrà ricredere- aggiunge Zaolino”.
Giancarlo Vitale