Il 60 anni dell’Ordine dei giornalisti, il messaggio di Mattarella. Per l’Odg campano si torna al voto a fine marzo

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Fondato il 3 febbraio 1963, l’Ordine dei giornalisti ha compiuto 60 anni. Ancor prima, nel 1925 il contratto di lavoro nazionale dei giornalisti previde, per la prima volta, l’istituzione di un «Albo generale dei giornalisti professionisti».

Da allora ad oggi, il giornalismo è profondamente cambiato, soprattutto con l’avvento del web. Il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è diretto, quando dice che «i giornalisti hanno una «responsabilità enorme», e che questa responsabilità è ancora più accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web.

«Alla professione giornalistica anzitutto viene affidato il ruolo di espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti, in questo contesto, è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti».

Il capo dello Stato si sofferma su altro aspetto, altrettanto rilevante:«Il bene dell’informazione gode di esplicita tutela costituzionale. L’articolo 21 della Carta, nell’affermare che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione – questo riguarda ogni cittadino – sottolinea il valore della stampa come mezzo, indicando che non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

L’informazione – continua il presidente Mattarella – è un veicolo di libertà e non è un caso che la stessa Assemblea costituente volle approvare una legge in materia di disposizioni sulla stampa, che tracciava, dopo 20 anni di bavaglio, un percorso di ritorno all’indipendenza per i media. Il ruolo svolto dal lavoro giornalistico nel vivificare le norme costituzionali trovava poi tutela, con l’implicita definizione di professione intellettuale e il riconoscimento della funzione essenziale svolta dal giornalismo indipendente nel rendere effettivo l’esercizio delle regole della democrazia, nella legge Gonella, che regolamentava nel 1963 l’ordinamento della professione».

L’ORDINE COMMISSARIATO IN CAMPANIA: SI TORNA AL VOTO IL 29 E 30 MARZO

La ricorrenza dei 60 anni si incrocia, in Campania, con l’avvenuto commissariamento dell’Ordine regionale, con decreto ministeriale del 17 gennaio. Gerardo Bombonato è il commissario straordinario, che ha fissato le date per il rinnovo delle cariche al 29 e il 30 marzo, per via telematica, in presenza il 2 aprile. L’eventuale ballottaggio si terrà, in via telematica, il 12 e il 13 aprile, in presenza il 16 aprile.

La decisione di commissariare l’Ordine dei giornalisti campani è conseguente alla sentenza della VII sezione del Tribunale di Napoli, che ha dichiarato illegittime le elezioni del 2021, per aver impedito a oltre seicento professionisti e a migliaia di pubblicisti di votare anche al seggio per non aver comunicato la loro pec. Il ricorso è stato promosso dal sindacato unitario giornalisti Campania. Con questa sentenza sono decaduti il presidente Ottavio Lucarelli e tutto il Consiglio campano.