Il borgo dei folli, si accendono i riflettori su Canalarte

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SERINO – E’ nella capacità di fondere spettacolo, tradizioni e suggestioni del borgo la chiave del successo di “C’era una volta Canalarte…”. Una formula ormai consolidata, capace ogni anno di conquistare il pubblico, che sceglie quest’anno di raccontare “Luna Park: il borgo dei folli”, in programma dal 19 al 21 luglio nella tradizionale cornice di Canale. A parlare i numeri con 25 spettacoli in contemporanea, 12 banchetti gastronomici, la presenza di 42 artigiani. Una scommessa promossa dall’associazione Canalarte e affidata alla direzione artistica di Laura Rocco e Franca Filarmonico, presidente e vicepresidente dell’associazione Canalarte, capace di raggiungere negli anni passati quota trentamila visitatori. Una sfida, quella di investire sulla valorizzazione del borgo, partita da una felice intuizione di Rocco e Filarmonico, nella convinzione che l’arte di strada fosse strumento per eccellenza per valorizzare il borgo di Canale. Cifra distintiva del festival sarà ancora una volta la scenografia, curata da Antonio Filarmonico, che lavora tra Roma e Milano per conto di Cromia e Scervino. Una scenografia che racconterà il valore della creatività e della follia nell’arte. Lo scorso anno fu l’intero borgo ad accendersi grazie alle luci, ai suoni, alle immagini ispirate a “Le stagioni dei sentimenti sospesi”. Ritorna anche “Non cambiate Canale” con Carmine Losco, Ottavio Giordano e Luca Preziosi. Senza dimenticare le specialità preparate dalla massaie locali.
“Canalarte, che taglia il traguardo della ventiduesima edizione – spiega Laura Rocco – è un evento che non ha nulla di commerciale, è un omaggio al potere dell’arte e della fantasia. Quest’anno il borgo di Canale si trasformerà in un circo con artisti, acrobati e clown, pronti a far rivivere il mondo sognato e sognante dei luna park. La Baracca dei Buffoni presenterà per la prima volta la Giostra Carosello, una creazione dedicata al sogno e alla fantasia. Chi non ha mai immaginato di volare su di un arcobaleno? Danzeremo sulle note di un carillon colorato che accompagna i cavallucci da giostra. La performance trae ispirazione dallo spettacolo viaggiante proprio del teatro elisabettiano. L’obiettivo è quello di valorizzare tradizioni e leggende legate al territorio. La chiave del successo della rassegna è da ricercarsi nella semplicità e nel legame forte con il borgo di Canale, grazie all’impegno della comunità e di tantissimi volontari”.