Il cinema di Visioni per tornare ad essere comunità e rispondere alle sfide del presente

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“Ci appassiona il presente, con le sue sfide, il passo in più da compiere per capire cosa accade, cosa ci accade. E cosa più della cultura si offre a farci da guida per scoprire nuovi tesori di senso e cosa più del Cinema dà valore alla nostra ricerca?”. E’ la consapevolezza da cui nasce la nuova sfida firmata Visioni, la trentaquattresima Rassegna del Cinema d’autore a cura del Centrodonna, in collaborazione con Quaderni di Cinemasud, al via il 20 marzo al Cinema Partenio.

“Siamo convinte – si legge nella nota del Centrodonna – che nulla come la cultura può dare luce alla realtà e che il Cinema è una riserva di consapevolezza rispetto al nostro tempo. Ma insieme a noi molti altri la pensano così in città. Tanti compagni di viaggio animati dalla passione per il cinema e dalla passione per la vita, impegnati come noi a cercare il nuovo che ci aspetta e a trovare nuovi modi per attraversarlo. E quando parliamo di cinema noi pensiamo al cinema visto al Cinema, insieme a tanti per poter condividere insieme ad altri anche una visione della vita e i tanti modi per viverla. Una Rassegna significa anche cinema-insieme che ci addomestica all’ incontro, ci rende persone in ascolto. Due ore per sentire il calore degli altri, amici, innamorati, sconosciuti che quel giorno scommettono di stare insieme ad altri sconosciuti disposti a condividere con loro storie, messaggi e fruttuoso altro da sé. E questo ci rende Comunità. Una Comunità che si alimenta anche di progetti per la città e di un progetto speciale legato al Cinema che guarda all’Eliseo come “Casa della cultura cinematografica” con una biblioteca del cinema che sia anche luogo di produzione culturale, spazio libero di incontro, sperimentazione e innovazione, aperto alla città”.

Il Centrodonna sottolinea come “la Rassegna Visioni contiene tutto questo. Attenta a ciò che accade intorno a noi e a noi rispetto ad essa. Con la Rassegna, seguendo le tracce di registi attenti a riportare alla luce la realtà oggi opaca e indeterminata, abbiamo cercato pezzi di vita, di storie del nostro tempo per trovare parole, energia per rinascere nuovi dalla crisi di senso che stiamo vivendo. Nel primo film della Rassegna “Il cielo brucia” il regista tedesco Christian Petzold affida al fuoco, reale o simbolico il compito di purificare le vite dei protagonisti attraverso un capovolgimento di ruoli, progetti, aspettative. Una rieducazione alla vita attraverso la radicalità di scelte nuove, priorità nuove, necessarie a sanare il crollo del vecchio ordine di pensieri. Una traccia che si fa più chiara nel film assolutamente originale, misterioso,”Smoke Sauna”-I segreti della Sorellanza” della regista estone Anna Hints, film vincitore del Sundance, dell’EFA e candidato all’Oscar. Un film che si avvolge intorno a un tema: trovare la propria voce interiore partecipando ad un rituale purificatorio in un luogo che le anziane definiscono sacro: la sauna a fumo della regione estone di Vana-Voromaa, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Parlando di sé, ascoltando le altre, un gruppo di donne instaura un profondo senso di vicinanza e si salva dalla violenza e dalla ininfluenza nel mondo. Microcosmo fisico e ideale. Spazio di socialità e di condivisione.  Un film che cattura, sorprende per la capacità di dare forza al presente attraverso l’arcaico. Percorso scelto anche dalla Repubblica estone che per ricostruirsi stato indipendente ha scelto di riconnettere memoria ancestrale e futuro immaginato all’insegna della innovazione   tecnologica avanzata”.

“Nella Rassegna – si legge nella nota – diamo anche spazio a due grandi, inquiete registe italiane, Emma Dante e Alice Rohrwacher ostinate ricercatrici di connessioni, legami nuovi per ancorare il presente a nuovi esiti. Emma Dante e il suo film “Misericordia”, un film che parla di un mondo al collasso in cui sembra mostrarci che l’unica rete di emergenza, prima della caduta fatale, ha una trama composta dalle connessioni, dai legami umani che riusciamo a stringere. La parola Misericordia che abbraccia parole come pietà e perdono, come un talismano, un oggetto magico per attraversare il buio del bosco pericoloso. E poi Alice Rohrwacher, una regista conosciuta all’estero più che in Italia, al cui appello volto a far circolare di più il suo film “La Chimera” abbiamo risposto, felici di poterlo fare anche noi con la nostra Rassegna.      Alice Rohrwacher nel suo film è regina della radicalità, del capovolgimento. Con lo sguardo in equilibrio tra il sotto e il sopra, la vita e la morte, affida a donne e bambini il ruolo di sovvertire l’ordine e la direzione delle cose, il basso con l’alto. Per questo ci piace e ci affidiamo alla sua guida, ai segnali segreti del suo film.  E alla fine la guerra. La guerra non è lontana. È vicinissima.   E’ dentro di noi. Vive nella convinzione che l’altro è il nemico, ci toglie spazio, ci toglie mezzi di sopravvivenza. La guerra vive nei meccanismi di rifiuto, di insofferenza verso chi è diverso. Vive nella difficoltà a trovare nello sguardo dell’altro l’umanità che appartiene ad entrambi e a riconoscere nell’altro il proprio destino.    E a descrivere i meccanismi che agitano una Comunità, all’arrivo di persone diverse, questa volta per nazionalità: una coppia, marito e moglie, francesi, in una zona rurale della Galizia, spagnola, è bravissimo il regista Rodrigo Sorogoyen, vincitore di 9 premi Goya e 2 César per il suo film straordinario, avvincente: As Bestas-La terra della discordia. Sorogoyen è abile a costruire un film incalzante, di tensione crescente, quasi un thriller, grazie a una scrittura raffinata e ad attori superlativi e ci introduce in un mondo tradizionale e affascinante, violento e inquietante. Per ricordarci che non ha senso di esistere “la violenza naturale” legata “al carattere del luogo”di chi vive da generazioni su un territorio. Un pensiero buono per il presente, fatto di leggerezza, sulla traccia di Italo Calvino”.

“E in contrapposizione alla legge dell’odio, del sangue, della terra – prosegue il Centrodonna – l’ultimo film della Rassegna, “Memory”, il più bel film di Michel Franco. Una storia tra due individui senza passato: Silvia, un passato da dimenticare, Saul un passato che non ricorda. Un uomo e una donna legati da un amore reale, profondo, senza sapere perché. L’amore non ha bisogno di ragioni. L’assenza di ragioni è la sua ragione, perché più forte di tutto, più naturale e connaturato all’uomo e alla donna, ci piace pensare”

 

Mercoledì 20 Marzo    Il cielo brucia    Christian Petzold   Germania   2023   103′

Mercoledì 27 Marzo    Smoke Sauna     Anna Hints Estonia, Francia, Islanda  2023   89′

Mercoledì 03 Aprile    The quiet girl     Colm Bairéad    Irlanda   2022    96′

Mercoledì 10 Aprile     Un uomo felice Tristan Séguéla  Francia  2023    89′

Mercoledì 17 Aprile    Misericordia       Emma Dante   Italia 2023   95′

Mercoledì 24 Aprile     La Chimera        Alice Rohrwacher    Italia, Francia, Svizzera 2023   133′

Mercoledì 01 Maggio   As Bestas          Rodrigo Sorogoyen Spagna, Francia 2022   137′

Mercoledì 08 Maggio   Memory             Michel Franco   USA, Messico   2023    100′