Il Comitato Sì Dad scrive a De Luca: “Basta con questo circo, siamo stanchi”

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Gentilissimo Presidente De Luca, carissimi Sindaci, siamo qui a consegnarvi la nostra resa. Siamo quei genitori che avremmo voluto continuare la dad. Siamo quei genitori che abbiamo creduto davvero che ci fosse una pandemia mondiale in atto. Pensate che stupidi!!!! Noi che abbiamo invaso le vostre pagine facebook a colpi di hashtag a favore della DAD e di ordinanze a prevenzione sui territori. Noi che a settembre siamo venuti perfino a votarvi, convinti, stupidi come siamo, che un Presidente della Regione avesse la facoltà di decidere della tutela del cittadino. Noi che davvero ci abbiamo creduto che i Sindaci fossero i primi responsabili della salute cittadina. Invece no, bastava rivolgersi alla legge e noi non sapevamo niente! Bastava essere in sette, come a Scafati, per scoprire che 800 contagiati e un numero nettamente superiore di bambini positivi, rispetto ai ricorrenti, fossero materiale sufficiente per farci aprire gli occhi e scoprire che tutto è a posto. Pensate addirittura che noi, sempre da profondi ingenui ed ignoranti, quali ci siamo scoperti, abbiamo persino creduto che fossero veri gli studi del Prof. Galli, del dott. Crisanti del dott. Ascierto, del dott. Burioni, del dott. Perrella, del dott. Ricciardi e di tanti altri. Invece no, sono stati sconfessati tutti con studi nazionali e internazionali, imposti come verità assolute, a botta di pillole di ottimismo che oggi con i contagi a valanga, a seguito della riapertura delle scuole, dal nostro caleidoscopico stupido punto di vista, stiamo ricevendo come bei suppostoni e tanti, ma tanti tamponi. L’abbiamo capito. Siamo ignoranti! Tant’è pensate che il tracciamento nelle scuole da parte delle asl a volte ci sembra inesistente. Gli ospedali, anche i pediatrici, sono piste di pattinaggio libere. Lo dice la Scenza (volutamente senza I) e noi chi siamo per poter parlare solo perché prestiamo attenzione al numero dei morti in crescente aumento dei vostri bollettini? In fondo, cari nostri governatori, cos’è un numero? Un numero è un numero e poco importa se dietro c’è un nome, una famiglia, un posto in più che vada ad incrementare la socialità nei camposanti. La socialità, questo perno imprescindibile! Pensate che noi, sempre i soliti sciocchi, bontemponi, pensavamo che essere vivi e in salute fosse il presupposto indispensabile per poter evolvere una società eticamente attiva e culturalmente produttiva! Pensate che noi siamo quelli che, quando non lavoriamo, dalle finestre di casa guardiamo scorrere normalmente la vita. Quella degli altri però. E sempre noi, i soliti low profile, ci eravamo illusi che nel 2021, epoca in cui si conseguono lauree telematiche autorizzate dal Ministero, fare la DAD fosse una scelta quantomeno contenitiva rispetto alla proporzione costi/benefici per la salute e l’istruzione stessa, al fine di non dover ricorre all’ottocentesca istruzione parentale. Pensate un po’ quante amenità siamo arrivati a ragionare! Insomma, dopo mesi di fastidio, siamo qui a chiedervi scusa, perché abbiamo capito di non aver capito. Non è un problema di economia che gira intorno all’indotto scolastico. Non è un problema di soldi, di avvocati, di battaglie estranee alla vita dei nostri figli e delle nostre famiglie. Non è un problema di prevenzione, di esercizio dei propri diritti fondamentali, nonché dell’ormai estinto, primordiale istinto di preservazione e sopravvivenza. E’ un problema di ignoranza. LA NOSTRA???? Chiediamo venia! I vaccini? Non servono, sono solo un altro business o no? Le varianti? Curioso ritrovarci una variante inglese, quando proprio lì si parlava di immunità di gregge. Ma poco importa. La SCENZA ci ha dimostrato che the show must go on. DURA LEX SED LEX, che è uguale per tutti. Anche per voi, cari nostri amministratori, ai quali suggeriamo, invece di spendere soldi per future campagna elettorali, di risparmiare per togliervi qualche sfizio in tribunale, anche a nome di chi in questi anni è venuto a votare voi o i vostri antagonisti, in nome di una democrazia della quale non abbiamo più traccia. Avrà preso il coronavirus anche lei! Forse era fra i numeri dei decessi di ieri, anonima, silenziosa, poco compianta, mentre noi ci accingiamo a tenere in terapia intensiva la nostra speranza, “ricorrendo” ancora una volta alle nostre istituzioni, alle quali confermiamo per l’ennesima volta FIDUCIA. Coordinamento Campania Tuteliamo i Nostri figli.