Il diario segreto di Giulietta, al di là del mito di Shakespeare: l’amore come salvezza

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E’ una rilettura intensa e preziosa del mito di Romeo e Giulietta quella che consegna Emanuela Sica nel poemetto “Il diario segreto di Giulietta”, presentato ieri alla Biblioteca Provinciale nel corso del confronto promosso dall’Accademia dei Dogliosi, presieduta dal professore Fiorentino Vecchiarelli. A dialogare con l’autrice, in un confronto moderato da Franco Genzale, la scrittrice Maria Consiglia Alvino, la poetessa Ilde Rampino, il professore Luigi Anzalone, la professoressa Giuseppina Manganelli, la traduttrice Antonella Anzalone. A leggere i versi del poemetto  Angelina Martino, Anna Todisco e Carmela D’Auria, parte della Compagnia del Teatro d’Europa con le musiche a cura di Verdiana a Leone.

Una storia di coraggio, fede e amore universale, più forte delle morti reali o apparenti che costellano sempre il nostro cammino, come hanno sottolineato i relatori “La scommessa è stata quella di andare al di là del mito shakesperiano, rovesciando gli stereotipi legati ai due personaggi – spiega Emanuela Sica – In questo poema Giulietta non è più un’adolescente ma una donna consapevole di sè e alla fine a trionfare sarà l’amore che è luce e diventa salvezza. E’ una storia che parla tante lingue: quella dell’amore, della magia, della fede, del mistero…ma tutte legate, strette, dal filo rosso dell’immortalità. Leggendo queste pagine, si prende coscienza di quanto ciascuno di noi sia affine a Giulietta -ed anche a Romeo per il lato maschile-, di aver desiderato o già vissuto una storia che va oltre il tempo e il fallimento delle più fragili emozioni. Tra le sue pagine si muovono due vite che camminano nel sentiero dell’immortalità dove l’amore, dall’inizio alla fine, diventa una benedizione e non una condanna”. Luigi Anzalone ha ribadito come “Sono gli intrighi dell’anima ad essere protagonisti in un conflitto costante tra amore e destino”