Il “Diario Segreto di Giulietta”, il cantico emozionale di Emanuela Sica

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Se non ricordi che Amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.” (Shakespeare)

In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco per il 21 Marzo, desidero porgere il mio omaggio alla poetessa irpina, Emanuela Sica, con la mia recensione del suo libro “Il diario intimo di Giulietta” – Ed. Controluna.

Il Diario segreto di Giulietta” è un cantico emozionale, dove ella si dona a noi lettori attraverso i suoi versi, con un tratto di rara abilità semantica, in veri e propri slanci del cuore, affrontando in maniera esclusiva e totalizzante il più usurato dei temi: l’amore.

E’ l’amore infelice di Romeo e Giuletta, cantato da William Shakespeare, nella sua celeberrima tragedia, composta tra il 1594 e il 1596, che Benedetto Croce non esitò a definire «tragedia d’una commedia» per la vicenda amorosa dei due protagonisti, divenuta l’archetipo dell’amore perfetto, ma avversato dalle dure leggi morali della società di allora, che condannava apertamente l’unione tra i due innamorati, colpevoli di avere ascoltato i loro istinti, voltando le spalle ai sentimenti delle loro famiglie e all’ordine sociale. I nomi delle due famiglie in lotta, Montecchi e Capuleti, erano già noti nel Trecento, inseriti anche da Dante nella sua Commedia (Purgatorio, VI, 106-108):

«Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura: color già tristi, e questi con sospetti!»

Il sentimento d’amore di Romeo e Giulietta, osteggiato dalle famiglie, è così ben rappresentato da Emanuela Sica, da condurre Giulietta nel suo “Diario” a esprimere il suo sentimento in vere e proprie deflagrazioni dell’anima, con squarci di lirismo poetico sublime, trasportando il lettore in una dimensione quasi onirica, dove godere tutta l’intensità del verso e assaporare quell’amore fatto di essenza e di calore, d’intesa e di passione.

Le figure retoriche, sapientemente usate, avvalorano il poetare dell’autrice, rendendo l’immaginazione tangibile e chiara alla riflessione del lettore. Ella sa trasportarci emotivamente nel suo sentire, fino a farci udire il palpito del cuore, il trasporto emotivo di un sentimento così puro, che travolge il razionale, cogliendo perfettamente quello che la poesia deve dare: ritmo, metrica, incanto e messaggio emozionale.

Attraverso i suoi versi Emanuela Sica ci fa vivere l’epica dell’anima, che soggiace a quel sentimento di cui nessuno di noi  può fare a meno, un sentimento irrazionale, illogico, folle: l’amore.

Emanuela è una poetessa che sa rendere in un caleidoscopio di immagini i propri pensieri, le proprie emozioni più intime e profonde, regalando al viandante, che si imbatte nella lettura dei suoi versi la bellezza dell’amore, da sognare, da vivere, da regalare.

Perché l’amore, è un regalo, ogni volta che sboccia nei cuori puri.

Rosa Bianco