Il fondo nero dell’amore, quando sognare rende invincibili

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Sognare aiuta a rendere invulnerabili, sostiene Valeria Corvino, autrice della raccolta Il Fondo nero dell’amore, una silloge poetica che parte dal racconto di una delusione sentimentale, per soffermarsi sui vari aspetti della vita di ogni giorno: i sentimenti, la percezione dell’altro, i sogni, le illusioni, la fragilità, la solitudine, la forza di volontà. L’amore ha un ruolo da protagonista, che dà senso anche a ciò che non l’avrebbe, e riesce a cambiare le prospettive mutando il negativo in positivo (“ora che ogni dolore/fa persino bene”), come efficacemente illustra nella prefazione, Domenico Carrara. L’invito principale di Valeria è a sognare, perché i sogni muovono l‘universo, cambiano il mondo, se si ha il coraggio di non abbandonarli, poiché non si può: “darla vinta alla paura, / alla noia, /alla gente che non ha più sogni da mangiare”. Il lavoro, facendo perno sulla genuinità espressiva, descrive sensazioni e stati d’animo che tutti viviamo o abbiamo vissuto e ben comprendiamo, ed è nel contempo un inno a non arrendersi, a vivere la vita pienamente, anche quando ci dà dolori e delusioni o quando ci sembra, cinicamente, di non aver più nulla da scoprire, affinché le nostre speranze continuino ad essere un faro anche per il mondo che ci circonda. Ben lo esprime l’autrice, in Diamante: “Possa il sole sorriderti e / la luna baciare i tuoi sogni. Possa tu restare giovane / e che non invecchi neppure una delle tue speranze. Possano tutti voltarsi al richiamo dei tuoi passi, /per bagnarsi di luce. Delle nuvole tu/possa avere la leggerezza / degli alberi /la forza. Dei diamanti sia tua /la trasparenza, /e come un diamante, /tu possa catturare la luce / di chi ti è vicino / per restituirla più forte”.

Valeria si è inoltre soffermata sull’importanza, per ognuno, di perseguire il proprio talento, senza lasciarsi influenzare dai falsi miti imposti dai media, senza divenire schiavi dell’apparire diversi da ciò che si è, arrivando all’estetismo esasperato: bisogna recuperare la vera essenza di sé, senza conformismi. Anche le relazioni tra uomini e donne, sono troppo spesso false, superficiali e ambigue, e ciò, portato all’estremo, conduce anche a quell’esecrabile fenomeno crescente, che è la violenza di genere. La vita non è un reality, le emozioni non vanno spettacolarizzate, è necessario ascoltare la propria sensibilità, conoscersi a fondo, imparare ad affrontare il dolore come forma di maturazione e possibilità di migliorare le relazioni e in ultima analisi, il mondo. La scrittura, anche quando non la si fa per lavoro, può essere una scoperta dei pensieri profondi, insieme alla capacità di sognare, una liberazione dai propri limiti. Una esortazione rivolta a uomini e donne, perché solo interagendo nella comprensione e nel rispetto delle reciproche diversità, si può costruire l’armonia.

Breve scheda dell’autrice

Valeria Corvino nasce a Benevento nel 1988 e attualmente vive prevalentemente in Irpinia (Montecalvo). Ha studiato recitazione e doppiaggio, ma è impegnata anche nel campo della moda, della pubblicità e dell’imprenditoria digitale (www.thecharmedcloset.com), nonché nella tutela degli animali. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo, Ti desidero, in self publishing (Il Mio Libro). Tra i progetti cinematografici a cui ha preso parte, un’apparizione nel film Il Giovane Pertini –combattente per la libertà, di Giambattista Assanti (Genoma film 2019). Il fondo nero dell’amore, nella collana Poeti Urbani, è edito da Tempra Edizioni, una casa editrice fondata da poco, dall’altrettanto giovane scrittrice irpina, Marianna Iannarone (www.tempraedizioni.com). È stato presentato con successo presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda (Avellino).

Floriana Mastandrea