Il Gal Irpinia contro lo spopolamento delle aree interne

L’incontro rientra nelle attività di consultazione territoriale in corso. Chieffo: “Ritorniamo alle origini con azioni che partono dal basso”. Il sindaco Franza: “Il masterplan dell’Ufita un’opportunità” Petracca: “Questo Gruppo di Azione Locale primo in Campania per capacità di spesa”. Le organizzazioni di categoria: “Coesione ed innovazione per rendere i nostri territori sempre più attrattivi

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Il Gal Irpinia programma la sua Strategia di Sviluppo locale delle Aree Interne, in simbiosi con il Distretto Rurale Irpinia di cui tiene la regia, proponendosi di essere strumento che promuove progetti pilota ed eroga servizi – con particolare riferimento agli anziani, ai giovani ed ai diversamente abili – recuperando di fatto l’approccio originario del metodo Leader che ne fa non solo un’agenzia di sviluppo, ma anche presidio sociali. Con l’obiettivo di contribuire a contrastare il preoccupante fenomeno dello spopolamento che investe le aree interne, rendendole sempre meno attrattive e competitive. E’ il senso del confronto che si è svolto ad Ariano Irpino, presso il Museo Civico e della Ceramica, che rientra nel programma di incontri di consultazione territoriale, focus group e tavole rotonde nell’ambito delle azioni di Sostegno preparatorio allo sviluppo locale LEADER del PSR Campania.

“Non potevamo non iniziare da Ariano Irpino – ha commentato Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia – che è il centro più grande che ricade nel perimetro del nostro territorio. Con la nuova programmazione ritorniamo alla filosofia originaria dell’azione Leader. Avviamo nuovamente azioni che partono dal basso e che potranno contribuire a determinare veri e propri processi di sviluppo come è accaduto negli anni scorsi. Siamo in un periodo di grande effervescenza per questo pezzo d’Irpinia. Si parla molto di piattaforma logistica che è fortemente legata alle produzioni agroalimentari. Ovviamente le voci di una possibile ritirata del governo rispetto a questa ipotesi progettuale ci preoccupano molto perché pregiudicherebbe la crescita complessiva di quest’area e dell’Irpinia intera”.

“E’ notizia di queste settimane – gli fa eco il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza – la nascita del masterplan dell’Ufita. Mercoledì a Napoli firmeremo il protocollo d’intesa che di fatto lo istituisce. Tra gli asset ovviamente c’è la ruralità come leva di uno sviluppo possibile. Ovviamente oggi il masterplan è un contenitore vuoto. Sta a noi lavorare e riempirlo di contenuti. Si lega a questa iniziativa la vicenda della piattaforma logistica. Dobbiamo lottare perché il governo centrale decida di confermare quest’opera, destinando ulteriori risorse del Pnrr. Tocca al governo farlo, ma chiediamo comunque alla Regione Campania, la cui volontà di investire su questo pezzo di territorio l’ha dimostrata istituendo il masterplan, di essere comunque al nostro fianco in questa battaglia”.

E” toccato poi a Nicola Giordano, coordinatore del Gal Irpinia, illustrare i termini della nuova stagione di programmazione ormai alle porte: “In questa fase – ha detto – abbiamo la possibilità di mettere in campo attività pilota interamente finanziate dal Gal che si tramutino in servizi rivolti in particolare ai giovani, agli anziani, ai diversamente abili. Ecco perché invitiamo tutti a partecipare a questa fase di elaborazione. Le risorse ci sono e abbiamo la possibilità di dare seguito ad un numero consistente di idee, quelle che emergeranno proprio da questa importante fase di progettazione”.

Ad introdurre il tema dello spopolamento Andrea Melito, consigliere comunale di Ariano con delega alle attività produttive: “Ringrazio il Gal Irpinia – ha detto – che ci dà la possibilità di affrontare tematiche molto vicine alle nostre comunità. Siamo terra di cultura e di accoglienza, ma come tutte le aree interne anche noi stiamo soffrendo il problema del depauperamento demografico. Dobbiamo perciò sfruttare tutte le opportunità che ci si presentano. Come amministrazione abbiamo sposato il progetto ambizioso del distretto rurale nel quale ci sono tutti gli operatori del settore agricolo e di quello turistico, uno strumento che consenta di attivare sinergie tra le imprese. L’obiettivo è quello che possa crescere, spingeremo molto per questo. Abbiamo composto da poco il comitato tecnico scientifico e coinvolto importanti soggetti culturali e di formazione. L’obiettivo è che possa funzionare e possa essere un reale volano di crescita per la nostra società”.

Una programmazione senza interlocuzioni e collaborazioni non ha senso di esistere, lo ha ribadito Maria Grazia Volpe in rappresentanza del Cnr di Avellino: “Dopo alcuni anni di interruzione – ha detto – abbiamo ripreso una fitta collaborazione con il Gal Irpinia. Siamo disponibili ad essere partner di progetti come accaduto negli anni scorsi. Tante le iniziative messe in campo in tanti settori dell’agroalimentare, che ci hanno visto partner. Lo continueremo a fare, dando il nostro supporto e assicurando di attivare sinergie costruttive”.

Il Gal Irpinia in questa nuova fase di programmazione si pone come articolazione sociale in grado di essere di supporto ad alcuni bisogni delle nostre comunità. Ad individuare le emergenze sociali di questo pezzo d’Irpinia c’ha pensato Vincenzo Solomita, direttore del Piano di Zona Sociale Ambito A1 di Ariano Irpino: “Lo spopolamento – ha detto – rappresenta senza dubbio un problema. Oggi il nostro ambito conta circa 80mila abitanti. Dieci anni fa eravamo circa 91mila. L’incidenza della popolazione anziana supera il 25%, Attualmente ci sono solo duemila bambini residenti tra 0 e 3 anni. Con questi numeri nel prossimo futuro il sistema sanitario, quello del welfare in generale e quello previdenziale rischiano il collasso. Sul piano dei servizi sociali individuo due emergenze, una relativa agli anziani per i quali bisogna mettere in piedi servizi adeguati di assistenza domiciliare, personalizzati ed umanizzati che consenta loro di non dover lasciare le proprie abitazioni. E poi il problema molto forte del disagio giovanile e minorile intorno al quale pure va creta una rete di intervento”.

Parola, poi, all’ex primo cittadino di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, che è intervenuto sulle questioni infrastrutturali: “Faccio riferimento – ha detto – alla vicenda della piattaforma logistica sulla quale si registra un grandissimo ritardo da parte di Rfi, un ritardo ingiustificabile per poi arrivare ad una stima delle risorse necessaria per realizzarla di cui non si era mai parlato. Sono molto preoccupato perché se l’idea del governo centrale è di affidare la realizzazione di queste opere ai grandi player come Rfi oppure Terna non so fino a che punto questi soggetti siano vicini ai territori locali e alle loro dinamiche. Così come sono molto preoccupato del fatto che il ministro Fitto si occupi di troppe cose. Allo stato siamo fermi sulle aree Snai o anche sulle Zes. Sono fermi i fondi per le strade e anche sulle risorse per la prevenzione incendi si è fatto poco. A livello locale, infine, non c’è staro un luogo di dibattito sulla ipotesi di riperimetrazione e di ampliamento delle aree Zes e questo è un fatto grave su cui bisognerebbe intervenire”.

Lo sviluppo rurale resta l’asset strategico del Gal Irpinia. Lo hanno ribadito i rappresentanti delle organizzazioni di categoria presenti al tavolo.

“Il Gal Irpinia – ha detto Michele Masuccio, componente del direttivo provinciale della CIA di Avellino – in questi anni ha lavorato molto ed i risultati di questo impegno sono sotto gli occhi di tutti. La Cia in questo senso continuerà a fare il possibile in termini di coesione e di aggregazione. E’ vero che le nostre aree sono a rischio spopolamento, ma è anche vero che noi viviamo qui orgogliosamente, qui facciamo impresa e qui tuteliamo il nostro territorio. Come Cia continueremo a promuovere innovazione e sostenibilità per dare vita ad un’agricoltura moderna. Oggi i Gal tornano alle origini, essere una struttura legata alle esigenze del territorio, una struttura che programma conoscendo il territorio. Noi crediamo molto nella coesione e nella condivisione e crediamo in questa capacità di programmazione espressa dal Gal. E’ arrivato il momento che la Regione comprenda che, oltre alle risorse dell’agricoltura, debbano essere attivati altri fondi che consentano di portare avanti questi progetti”.

“Per veicolare un’immagine di successo del nostro territorio – ha aggiunto Francesco Acampora, presidente Coldiretti Avellino – bisogna raccontare le nostre best practice, quelle cose che fanno dell’Irpinia una terra attrattiva. In questo il Gal Irpinia rappresenta il miglior luogo per farlo. Questi racconti sarebbero utili anche per i giovani che spesso sono disorientati rispetto al loto futuro e si convincono che solo lasciando la propria terra ci si possa realizzare. Questo non è vero. L’agricoltura può rappresentare un antidoto al fenomeno dello spopolamento. Le opportunità in campo ci sono. Su questo il Gal Irpinia ha fatto un lavoro importando avendo dato alle aziende strumenti funzionali ad essere al passo con i tanti mutamenti in atto, da quello climatico a quelli di marketing fino a quelli commerciali e del management aziendale. Bisogna dare continuità a quanto fatto finora. In più l’agricoltura può essere uno strumento importante anche per la creazione di un flusso turistico legando in maniera sempre più stretta le produzioni al territorio che le esprime”.

Dare nuova centralità ai Gruppi di Azione Locale, in particolare a quelli che mostrano dinamismo e capacità di spesa, lo sostiene Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania.

“Per il prossimo 11 maggio ha detto – ho convocato l’assessore regionale e la direzione generale delle politiche agricole per una discussione con i Gal campani. Il Gal Irpinia è il primo come capacità di spesa. Un’incidenza questo dato meritocratico dovrà pure averla Perché ci sono anche Gal che non hanno speso nulla. Ad oggi c’è una previsione di riperimetrarli omogeneizzando i territori sulla base degli Sts. Anche di questo parleremo nel corso dell’audizione che ho convocato in Commissione Agricoltura. La mia idea è di responsabilizzarli maggiormente dando loro la possibilità di gestire misure in autonomia e con risorse dedicate specifiche”. Poi c’è la questione più generale dello sviluppo territoriale di questo pezzo d’Irpinia. Per Petracca la Regione Campania ha tenuto livelli di attenzione molto alti: “La Regione – ha aggiunto – ha individuato in quest’area uno specifico masterplan proprio sulla base della previsione della stazione Hirpinia e della piattaforma logistica. Per il masterplan, inoltre, va registrato uno sforzo straordinario da parte di Palazzo Santa Lucia che in nessun altro caso ha previsto un’area così estesa, con 28 Comuni ricadenti. Adesso però sta al territorio lavorare e progettare per individuare linee di sviluppo all’altezza di questa programmazione. Domani, a Napoli firmeremo il protocollo d’intesa e si darà il via effettivo alle attività di questo importante strumento. Sulla vicenda della piattaforma logistica si è registrata una convergenza di tutte le forze di opposizione che hanno firmato una risoluzione al riguardo. La coesione è fondamentale ma tocca ai parlamentari di maggioranza che questo territorio esprime sollecitare il governo a stanziare le risorse necessarie. Il nodo è di volontà politica e il pallino è nelle mani del governo nazionale. Su questo è giusto dire parole di chiarezza e di verità”.