Corriere dell'Irpinia

“I giorni del Cobra” di Merola, l’universo delle donne tra nuove conquiste, violenze e solitudine

Il mondo delle donne in questo nuovo millennio, le loro conquiste, la loro libertà, i problemi dell’abbandono e della solitudine, il prezzo da pagare per potersi affermare nel mondo del lavoro,  il  numerosi femminicidi, letti spesso come  semplici omicidi , il passato con il suo doloroso portato di ricordi e traumi : questo il tessuto narrativo di un thriller che sarebbe riduttivo definire soltanto psicologico, perché nello straordinario testo di “I GIORNI DEL COBRA” di Daniela Merola vi è molto di più.

Non solo un noir, ma anche la denuncia sottaciuta, ma non per questo meno dura, di un aspetto nella società italiana che condiziona la vita delle donne che riescono ad andare oltre quel tetto di vetro che ha a lungo segnato la vita delle loro madri.  Spesso giovani donne colte, decise, abituate a d un lavoro solitario e stressante, circondate da collaboratori critici in attesa di una loro “defaillance”!

Ne è testimone Giulia Cangiato, dirigente del Commissariato De Gasperi di Castellammare di Stabia, donna d’azione, pronta a svolgere il suo lavoro con professionalità, critica con iniziative e valutazioni che sanno di sessismo dei suoi subordinati.  Nella sua vita e nella sua casa di donna impegnata a tempo pieno nel lavoro, vi è solo la presenza di un fidanzato del cui passato sa e vuol sapere ben poco, con il qual condivide il cibo e sesso.

Legata a lei da un profondo affetto un’amica, Dora Neri, madre di un ragazzo al quale dedica tutta se stessa aiutata da genitori affettuosi, da quando il padre di suo figlio li ha abbandonati. Diversissima da Giulia, Dora è una donna serena che ama vestirsi con cura e lavora con piacere ed allegria in una strana azienda che si occupa dei cari estinti, cercando di realizzare i desideri più strambi dei loro congiunti.

Sullo sfondo Castellammare, una piccola città luminosa ed incantevole, affacciata sul golfo di Napoli, nelle cui strade, dalla Villa Comunale e da via De Gasperi al lungomare, si aggira quello che si rivelerà un serial Killer, a caccia di giovani donne da violentare e sopprimere.

E’ il Cobra che individua le sue prede nel buio della notte trasformando un mondo familiare ed amico in un non luogo da incubo. Un uomo come tanti quel Killer, con una vita normale, ma ossessionato dalle voci del passato che tornano come in un macabro dejavu nella sua vita sconvolgendola.

L’unica donna assalita, violentata, ma risparmiata è Dora Neri, la sola ad averne visto in volto, l’unica alla quale ha sussurrato il nome Cobra, ma profondamente traumatizzata ed incapace di ricordarne le fattezze.  Giulia, responsabile delle indagini, non riesce a capire Il perché del rigetto dell’amica ad ogni forma d’aiuto che possa aiutarla a ricordare. Sempre più Inquieta e frustrata, è convinta che Dora sia la chiave di tutto l’enigma, che sappia   ma non voglia tradire il suo aggressore.

Un vero gioco di equivoci che si protrae per mesi in una città “sfregiata” dalla violenza sino alla sorprendente, inattesa e drammatica soluzione del caso.

“I giorni del cobra” di Daniele Merola, dunque un romanzo dal ritmo incalzante, veloce, crudele, reso con un linguaggio sorprendente per inattese aperture linguistiche e paesaggistiche proprie del mondo partenopeo. Doppio come ogni cosa che vi appare! Quasi in un gioco di specchi in cui si riflettono i tanti volti del Killer e di coloro che gli danno la caccia, confondendo e destabilizzando. Un romanzo dunque che affronta e sviluppa con una notevole carica di suspence  e fascino temi complessi, promettendo uno sviluppo futuro lungo il filone di un nuovo noir partenopeo .

Gaetana Aufiero

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