“Il Monarca”, il 14 aprile incontro con gli autori al Gran Caffè Gambrinus

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Incontro con gli autori del libro “Il Monarca De Luca una questione meridionale” venerdì 14 aprile alle ore 16 presso il Gran Caffè Gambrinus di Napoli. Numerosi gli ospiti che saranno presenti:

Massimiliano Amato, Alessandra Clemente, Pino Cantillo, Daniela De Crescenzo, Enzo D’Errico, Vincenzo Iurillo, Luciana Libero, Salvatore Micillo, Aurelio Musi, Marco Plutino, Ottavio Ragone, Sandro Ruotolo, Isaia Sales, Pietro Spirito, Massimo Villone

Durante l’incontro si parlerà anche di: “La “Campania dei cacicchi e dei capibastone” è arrivata al capolinea? Dalle ultime notizie, parrebbe di sì, la ragazza di Lugano, neo segretaria del Partito Democratico, sta tenendo fede alle promesse insidiando la palude deluchiana in quel di Caserta e nella regione. Certo non si può accusare Elly Schlein di non avere coraggio, con un percorso audace che pone nuovi uomini e nuove donne a minare la candidatura al terzo mandato per Vincenzo De Luca.

Tuttavia, il cammino è troppo irto di trappole e va seguito passo passo, anche da chi guarda al Pd con una certa diffidenza. Molti anni e molti segretari sono passati sotto i ponti del Partito democratico, che hanno tergiversato, sostenuto; spesso corsi a soccorrere il “compagno” cacicco della Campania. Una sfilza di aiuti e progetti con sfilate in quel di Salerno (fino all’ultimo Bonaccini) che hanno restituito a De Luca lo scettro in molte occasioni. La questione non è personale; si tratta di smantellare un sistema incistato nel territorio da decenni; a Salerno da trenta anni, a Napoli da una decina, con elargizioni e ricatti in cambio di consenso, metodi spicci e spregiudicati miranti ad un solo obiettivo: mantenere il potere proprio e della famiglia con incarichi e prebende ad uno stuolo di fedelissimi che rappresentano l’armatura del sistema neofeudale.

Un sistema che non ha portato nulla di buono al territorio che oggi si misura con un governo di destra e nuove emergenze come l’autonomia differenziata, che divide ancora di più il paese . Per questo un cambiamento profondo non può non passare da un collettivo esame di coscienza; da parte di quanti in questi anni hanno considerato che questo strapotere fosse ancora di sinistra, tralasciando i danni ad una regione quanto a sanità, economia, occupazione, aumento della povertà. Plaudiamo quindi, sia pure con cautela, al mutamento “epocale” confortati dalla novità di un personaggio come la Schlein, forse consapevole insieme ad altri gruppi politici, che nessun rinnovamento può avvenire nel paese se non si parte dal sud. Un anno fa con la lettera a Letta, denunciavamo la deriva clientelare, autarchica e familistica della Campania e una risposta non è mai arrivata; ma una reale passione politica è quella emersa dalle primarie, dai migliaia di non iscritti che hanno chiesto un rinnovamento a sinistra. Ed è questa la speranza maggiore: ricreare in Campania una nuova area progressista libera dalle zavorre dei capibastone, a cominciare dal Pd ma non solo con il Pd”.