Il primo appuntamento sarà presso la Torre Angioina di Summonte, tra i Borghi più belli d’Italia

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Nella cornice fatata della catena montuosa del Partenio al via la prima tappa di un percorso tra i Castelli dell’Irpinia con le sue alture e la sua storia naturalistica e culturale .  Il 19 novembre inizierà questo percorso che si protrarrà fino al 4 Dicembre in uno dei borghi più belli d’Italia : Summonte, a pochi km da Avellino Ovest.  Alessandra Sansone, wedding & event planner, titolare dell’agenzia di eventi  Wedding is More, ha il piacere di invitarvi ad un Format unico nel suo genere: “A cena con gli astri” .

Visita guidata al Borgo ed alla Torre Medievale del complesso di Summonte ( Av) Storia, Natura e Curiosità. All’interno della Torre sarà possibile visitare la mostra Kepler 999 di Opere Ultrametafisiche: una ricerca singolare del maestro Lord Attanasio di opere su Plexiglas provenienti dallo Spazio. Il connubio del tema Spaziale –Quantico delle opere ben si sposa con il tema degli Astri e della Cena ispirata ad essi.

A seguire presso  Aurum, situato nella prestigiosa residenza del seicento del palazzo Doria di Summonte,  sarà  possibile partecipare ad una cena esclusiva a base di pesce, con un’ottima carta dei vini locali. Sarete Accompagnati dalla lettura del vostro quadro Astrale con la possibilità di Interagire con l’Astrologo e Artista W. Rolando Attanasio, che interpreterà la carta astrale in base al vostro giorno di nascita e all’ora, e nell’eventualità la carta astrale della coppia ed i relativi Transiti dei pianeti attuali.

Eccovi espresso il Manifesto del concetto Artistico della Mostra KEPLER 999 nella Torre Medievale di Summonte ad opera di W.Rolando Attanasio

Concetto ( Manifesto di W.Rolando Attanasio )

Ho iniziato a dipingere e scrivere molto presto, la ricerca pittorica e la composizione di brevi poesie hanno accompagnato la mia vita … partendo dalla Transavanguardia di Achille Bonito Oliva. Ho dipinto sempre credendo che la pittura potesse rinascere come forma d’arte assoluta e pulsante, come in una sorta di Nuovo Rinascimento. Intorno al 1999 ho iniziato a realizzare dipinti su tela e legno con soggetto spaziale che ho esposto in Castelli e Musei, luoghi d’-arte e Gallerie. Ho sempre scelto come soggetti le profondità del mare con i suo azzurri e blu immaginifici. Poi sono arrivate le sfumature rosse che emulavano la lava dei Vulcani e che contenevano liquidi e ipnotici misteri per me, dalle profondità della terra, quei regni invisibili e nascosti nelle profondità erano come pulsazioni di vita nascosta e poi svelata. Ho cominciato a dipingere con lunghi tratti come solchi di fuoco e lava fusa, ero io il Vulcano, era tutta una grande rete la vita per me e riuscivo finalmente a vedere chiaramente la griglia di ogni cosa e le sue interconnessioni tra la natura, l’uomo, lo spirito, l’inconscio collettivo e le stelle. Questi mondi mi apparivano davanti agli occhi e volevano essere rappresentati come un insieme coerente e organico dove si materializzavano per gradi, una serie di stati, tutta la materia e i suoi composti. Il progresso della tecnologia, in questi anni mi ha posto di fronte ad alcune domande: posso io sposare le immagini digitali e tecnologiche che ho creato con appositi software e la Pittura tradizionale e con il metodo Antico del modo di dipingere? La risposta è stata la mia ricerca di questi ultimi vent’anni, queste istanze potevano sopravvivere insieme, e si alimentavano con forza dentro di me, avevo trovato un modo, un logos… e finalmente mi sono reso conto che stavo esteticamente parlando, esasperando la Metafisica nella scelta estetica dei miei soggetti. Ho deciso di continuare e ho capito che era arrivato il momento di concettualizzarla e di continuare la mia ricerca in questo senso, ed è nata lentamente” l’Ultrametafisica.” L’Ultramentafisica è metafisica del contemporaneo per me, ispirata alle nuove scoperte spaziali, al mondo dell’occulto rivisitato, alla ricerca misteriosofica ed alla Fisica Contemporanea, dell’Astrofisica e dell’Astrologia. E così, pian piano ho scoperto che i mondi sommersi e immaginari, e le avanguardie del novecento erano solo un supporto necessario per arrivare ad una nuova forma estetica che ho nominato: “Ultrametafisica”. Amo utilizzare immagini Apotropaiche in ambienti pittorici evanescenti che mi riportano agli antichi misteri delle civiltà passate e al mistero dell’universo o multi- verso, per arrivare ad immaginare un processo Filosofico liquido e circolare di fusione tra conoscenze del contemporaneo e del mondo tradizionale. Lo scibile umano si ricompone senza divisioni in un’armonica visione circolare e verso un mondo futuribile in un tutto possibile, tra Antico, Moderno, Tradizioni nascoste e Futuro Remoto.

Lord W.Rolando Attanasio

Curatrice della Mostra e del Format: Alessandra Sansone

Alessandra Sansone, Wedding & Event Planner napoletana, titolare della Wedding is More, ha maturato la sua esperienza di organizzatrice di eventi attraverso il mondo dell’arte, con un esordio in una villa gentilizia del ‘700, per poi passare ad un palazzo ducale del’500. Attratta sempre più dalla bellezza del patrimonio artistico ed architettonico del suo territorio, convinta del forte potere comunicativo trasversale ed emozionale dell’arte, Alessandra ha fatto sua la Mission di promuovere i siti storici durante i suoi eventi, selezionando, accuratamente, castelli, dimore antiche, ville gentilizie e palazzi storici.

L’incontro con W. Rolando Attanasio, artista contemporaneo multiperformer, ha suscitato in Alessandra nuovi interessi verso forme d’arte ultrametafisiche e futuristiche. Ha molto apprezzato il lavoro svolto da Rolando nelle opere di Kepler 999, nelle quali è evidente una ricerca artistica innovativa guidata da un concept molto forte ed affascinante.

Nella sua prima esperienza di organizzatrice di una mostra d’arte, Alessandra ha visto un “matrimonio perfetto” tra il mondo antico e l’ultramoderno, tra il fantastico scenario medioevale e le inarrivabili frontiere spaziali. Come? Creando un format itinerante: facendo viaggiare la Mostra lungo il percorso dei Castelli Irpini, con l’intento di suscitare forti contrasti temporali, a sostegno del fatto che l’Arte stessa è atemporale.