Il Seafood Expo Global di Barcellona incontra gli allievi dell’istituto agrario De Sanctis. A confronto sullo sviluppo dei territori

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Il Seafood Expo Global 2023 di Barcellona incontra gli allievi dell’Istituto Tecnico Agrario ‘Francesco De Sanctis’ di Avellino nel dibattito sul made in Italy. In occasione della Fiera Internazionale Dell’agroalimentare, la Scuola Enologica mette al centro dell’incontro tematico con le istituzioni di Governo, la cultura italiana e la filiera di qualità. Ampie vedute e confronto dinamico degli studenti con il Ministro MASAF Francesco Lollobrigida, in collegamento dal meeting di settore Seafood Expo Global 2023, e con il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in remoto da Terni, per discutere delle linee di sviluppo sulle potenzialità territoriali e sul valore del patrimonio materiale e immateriale italiano, con particolare riferimento al settore dell’agricoltura e della viticoltura.

Un approfondimento programmato importante quello promosso con gli istituti alberghieri di Italia e con Avellino, unico istituto tecnico agrario presente all’incontro, per accendere un ragionamento sulle buone pratiche da mettere in atto sul rilancio dell’economia nazionale. A tal proposito, sulla cucina italiana e sulla sicurezza alimentare il ministro Lollobrigida ha sottolineato: – “Abbiamo rilevato interesse di carattere generale per la nazione anche attraverso l’agroalimentare, soprattutto agli chef che portano quotidianamente il messaggio dell’italianità nel mondo. Gli istituti alberghieri e agrari sono indubbiamente espressione di formazione di qualità. Otto volte su dieci i diplomati che si affacciano nel mondo del lavoro trovano subito occupazione. Il comparto delle produzioni è importante e il ruolo strategico inserito acquisito nel mercato nazionale e internazionale è stato certamente occupato. Ma è fondamentale anche continuare ad usare molto di più i prodotti italiani su piano nazionale”. Rimarcata, a tutto tondo e in prima linea, la qualità come valore naturale del territorio nazionale. Anche per questo motivo, il Ministro Lollobrigida continua con fermezza sulla strada della promozione della cucina italiana, nel proponimento della candidatura dei siti di rilievo del patrimonio immateriale Unesco.

Dall’aula magna di via Tuoro Cappuccini, arrivano i due gli interventi coordinati dal dirigente scolastico Pietro Caterini. La domanda che apre il dialogo è dello studente Mariano Cuseo, in rappresentanza del Corso di Specializzazione post – diploma in ‘Enotecnico’ che pone attenzione sulle intenzioni del Governo, in riferimento alle misure di sviluppo e sostegno imprenditoria giovanile e sul piano di crescita della filiera agroalimentare di qualità. Particolare attenzione alle aree interne oltre che su tutto il tessuto nazionale.  Fa chiarezza e approfondisce il ministro Lollobrigida che spiega: – “Stiamo investendo su due livelli con Ismea sulla misua ‘Generazione Terra’. Stiamo mettendo a disposizione un fondo di investimento a tasso zero per i giovani imprenditori con una defiscalizzazione su vari livelli occupazionali che siano incentivanti. Tecnologie e strumentazione avanzate di consumi minimo sull’ambiente nei sostegni e processi di sviluppo. Abbiamo un grande lavoro e investimento da incrementare che per i prossimi giorni

Invece, l’intervento della studentessa della quinta classe, Giulia Tornatore, cambia pagina di argomento. Siti artistici ed archeologici italiani per la valorizzazione e multifunzionalità delle aziende agricole giovanili, unite valorizzare i percorsi archeo-enogastronomici delle aree interne del territorio italiano, il quesito. Ancora Lollobrigida, ricordando la preziosa collaborazione tra il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per l’inserimento a Vinitaly delle opere collezione degli Uffizi, il Bacco attribuito a Guido Reni e il Bacco di Caravaggio, interviene chirurgico: – ‘La multifunzionalità dei modelli giovanili abbinata perfettamente al monumento, al museo o alle è necessaria per raccontare la nostra storia. Non c’è un libro e letteratura che non richiamino i nostri monumenti e la nostra cucina, valore riconosciuto ovunque del made in Italy nel mondo”