Il sindaco Foti scende in campo a difetta dell’azienda “Calcestruzzi Irpini”

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"L’Irpinia Calcestruzzi è un’azienda storica di Avellino che – per i livelli occupazionali garantiti, il tasso di sicurezza sul lavoro, la qualità tecnologica e produttiva e l’esemplare modello organizzativo – rappresenta uno dei fiori all’occhiello del comparto edile della Campania e dell’intero Mezzogiorno d’Italia. Per questi ed altri fondati e documentabili motivi, nella veste di rappresentanti istituzionali del capoluogo irpino, non possiamo che accogliere con grande perplessità ed allarme la notizia di revoca, da parte del Tar di Salerno, del provvedimento autorizzativo all’attività estrattiva della società rilasciato dal Genio Civile, ovvero dalla Regione Campania, nel 2013. Ancora più incomprensibile – rispetto all’evidenza degli effetti economici devastanti e dei conseguenti rischi occupazionali che produce – è la decisione del Tar di vietare la commercializzazione del prodotto già estratto. Con tutto il rispetto che si deve e che abbiamo per la magistratura amministrativa, non possiamo non esprimere la nostra profonda preoccupazione istituzionale di fronte a provvedimenti che, nel mentre interpretano in contestazione il Piano Estrattivo della Regione Campania cui il provvedimento autorizzativo del Genio Civile si ispira, di fatto traducono l’interpretazione in atti giudiziari che penalizzano pesantemente l’economia di un’area già provata con durezza dalla crisi e dalla perdita di migliaia di posti di lavoro. Se si ritiene il Piano Estrattivo regionale non adeguato alla norma generale, escludendosi di fatto responsabilità in capo all’azienda, sarebbe auspicabile – per un sano principio di giustizia soprattutto sociale in questa drammatica fase congiunturale – una immediata iniziativa giuridico-istituzionale degli organi competenti atta a scongiurare la certezza di ulteriori, devastanti conseguenze in attesa dei necessari chiarimenti circa la corretta interpretazione della volontà politica della Regione Campania in materia di autorizzazioni alle attività estrattive nella legittimità di contesto della norma generale".

Avellino, 3 febbraio 2016