Il sindaco Spera alla classe parlamentare: salviamo l’IIA

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Flumeri.” Anche noi chiederemo che, i politici eletti nelle varie istituzioni ci diano una mano”. Così dice il sindaco della cittadina ufitana,  Marcantonio Spera, rispondendo ad una domanda sulla situazione della Industria Italiana Autobus, la fabbrica della valle dell’Ufita, che si sta cercando di salvare. Da anni. Spera si riferisce ai deputati, non solo regionali e provinciali. Lo stesso Gianfranco Rotondi,  senatore della Repubblica, irpino, ha chiesto l’aiuto dei primi cittadini.” Che, però,  deve essere reciproco- aggiungono dall’Unione dei Comuni della valle”. E martedì prossimo, 7 febbraio, ci sarà una manifestazione dei sindacati con la protesta convocata sotto la Prefettura di Avellino. Fiom, Fim, Fismic, Uilm e Ugl, i cui direttivi provinciali chiamano all’adunata per un sit in di protesta che comincerà alle ore 11. L’ennesimo tentativo per accendere i riflettori su una vicenda che sembra avviarsi alla conclusione? Si parla di un interessamento di una azienda portoghese, la Caetano Bus, che dovrebbe subentrare ad Invitalia. I sindaci è questo, ma non solo, che vogliono evitare. Le tute blu sono pronte a scendere in piazza come nell’estate della lotta davanti ai cancelli di qualche anno fa. E pronti a rifarlo.” Ma- come dicono- senza più passerelle da parte dei politici”. È giunto il momento, quindi, di” rimboccarsi le maniche- continua il primo cittadino di Grottaminarda- e darci da fare”. Stanno, infatti, preparando una iniziativa,” forte, decisa” che porteranno avanti. Ma martedì prossimo non ci sarà, come il suo collega di Ariano, Enrico Franza.” I sindaci dell’area ufitana- continua Spera- stanno chiedendo spiegazioni, a vari livelli. Il tempo, però,  sta per scadere”. E stanno preparando una iniziativa, che parta proprio dalla questa valle , che si potrebbe definire una” istanza ufitana”, coinvolgendo tutta l’area vasta.” Sarà un documento di programmazione di grande valenza politica che segnerà l’inizio di una grande unità territoriale e di un nuovo passo per la risoluzione di tutti i problemi del nostro territorio martoriato”. E aggiunge che l’appoggio dei sindaci non mancherà ma si augura, comunque” che i politici, a tutti i livelli, comprendano questo comune sentire e con serietà affrontino tutti i problemi in cantiere”. Che non sono solo quelli della fabbrica metalmeccanica di Flumeri. Ma che riguardano uno sviluppo più complessivo di questa parte della provincia. La Ferrovia, l’alta Capacità Napoli-Bari, il disperato caso delle condotte idriche da rifare e l’acqua che è diventato un bene pubblico ancora più prezioso. Per questo i primi cittadini della valle dell’Ufita, con l’unione dei Comuni, stanno studiando, ognuno, un argomento.” Per avere tutti una visione più generale- dice Enrico Franza, sindaco di Ariano Irpino-. E ragionare tutti insieme”. A lui è toccata la “pratica” della stazione Hirpinia e dell’acqua pubblica. E fa sapere che, sulla questione dell’ex Irisbus,” i parlamentari, siano essi di destra o di sinistra, pongono questioni di cui avrebbero dovuto interessarsi già prima. Arrivano un momento in ritardo”. Dalla città del Tricolle arriva forte la voce di ” una coesione territoriale rispolverata. Così come l’area vasta. Apprezzo la volontà e l’impegno dei politici ma facciamo in modo che non sia troppo tardi”.  Franza sottolinea come, ad esempio, la stazione della Napoli-Bari” non è solo di Ariano ma di tutta una comunità, dell’intera provincia”. Mentre, tornando sul versante Iia, i sindacati provinciali chiederanno, ad inizio della prossima settimana, che si trovino i 25 milioni di euro previsti per la ricapitalizzazione. I sindaci di questo lembo di terra hanno intenzione di fare un incontro con I vertici della fabbrica flumerese e con i livelli politico regionali e provinciali.” Perché chi è stato eletto ci deve aiutare”. Su quella che sta accadendo in valle Ufita, “la Regione Campania ci dovrà ascoltare. Altrimenti andremo a Roma”. Anche i partiti dovranno essere della partita. I dem di Grottaminarda lanciano, intanto,  un appello:” Questo governo, per l’ex Irisbus- dice Nicola Cataruozzolo,  segretario della locale sezione- faccia la sua parte come hanno fatto quelli precedenti, garantendo un futuro in mani pubbliche dello stabilimento”. Anche il presidente dell’Unione Terre dell’Ufita, Giuseppe De Pasquale, sindaco del Comune di Bonito,  chiarisce come” la patata bollente, alla fine, la lasciano sempre in mano al territorio”. Per quel che riguarda Industria Italiana Autobus,” prenderemo noi l’iniziativa per capire ancora di più.  Anche perché, con le assemblee pubbliche, corriamo il rischio che l’azienda ci venga a dire le stesse cosa. Come sta facendo danni”. De Pasquale è convinto della necessità di intervenire, come massime autorità di una comunità, laddove” possiamo fare pressioni”. E conclude:” Siamo disponibili, oltre che pronti, a fare quello che si deve fare”.

Giancarlo Vitale