Il terminal bus si sposta a Campo Genova e ultimatum a Preziosi per l’Autostazione

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Trasferimento del terminal bus da Piazza Kennedy a campo Genova entro due mesi, sollecito all’Air "affinché decida cosa fare dell’Autostazione pena provvedimenti da parte dell’amministrazione" e un’altra serie di misure da attuare nel breve- medio periodo per arginare il fenomeno dell’inquinamento in città che, come è noto, ha raggiunto livelli allarmanti.
Contemporaneamente il Comune elaborerà azioni che avranno effetti a lungo termine per migliorare la qualità dell’aria cittadina.

E’ un programma ricco e incisivo, quello che presenta il nuovo assessore del Comune di Avellino, Augusto Penna, in occasione della Conferenza dei servizi tenuta questa mattina a Palazzo di città alla presenza dei soggetti interessati.
In verità, e la premessa dell’assessore è stata d’obbligo, significative alcune assenze in aula nonostante l’invito fosse allargato a(Regione Campania, Provincia di Avellino, ARPAC, ASL, Comuni contermini, Società di Trasporto pubblico locale).
Proprio al direttore dell’Air Dino Preziosi, l’assessore fa sapere come "se entro 18 mesi non ci saranno sostanziali novità per la messa in funzione dell’Autostazione o se almeno l’avvocato Preziosi non dirà chiaramente il termine entro cui il terminal sarà completato, non è detto che debba rimanere privato, ma potremo valutare anche una gestione pubblica".

Un chiarimento necessario perché per il titolare dell’assessorato all’ambiente le soluzioni presentate questa mattina hanno carattere temporaneo e limitato nel tempo.
Sullo sfondo resta un’impostazione strutturale degli interventi che avranno effetti a lungo termine.
Si parte, dunque, dal tentativo di far "respirare" una delle aree più inquinate della città, Piazza Kennedy che, non solo sarà svuotata dall’HUB, ma diventerà anche zona a traffico limitato, almeno per i veicoli più inquinanti.
Le azioni complementari riguardano riduzione delle emissioni in atmosfera sui veicoli privati e pubblici, divieto di abbracciamento stoppie, introduzione di impianti termici di condizionamento più moderni (a gas principalmente) con connesse moratorie verso impianti più obsoleti e sollecito alla aziende, al momento del rinnovo del loro parco mezzi, della introduzione di mezzi di tipo elettrico e alimentati a gas.
Torneranno con più frequenza le domeniche ecologiche e, se necessario, anche le targhe alterne.
Ed ancora, seguendo la direzione europea, Penna immagina come ad Avellino possa sviluppararsi la mobilità collettività ( automobili che circolino con almeno tre passeggeri), piste ciclabili e riattivazione della linea ferroviaria. Ma questi sono i progetti a lungo termine e Penna lo ammette che è prematuro parlarne come di cose già fatte.
Per il momento resta la necessità di rendere operative le misure emergenziali annunciate per mettere fine al ricorrente superamento dei limiti consentiti di polveri sottili (cosiddetti PM109) che dall’inizio dell’anno ad oggi hanno registrato già 14 sforature
Infine l’invito ai comuni limitrofi a mettere altrettanto impegno nella gestione delle politiche ambientali considerato che la cintura urbana di Avellino si allarga anche ai paesi dell’hinterland.