Il terremoto raccontato ai bambini

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Si è svolta ieri presso la scuola Regina Margherita-Leonardo Da Vinci di Avellino, la giornata di riflessione “Irpinia 23 novembre 1980”. L’iniziativa, in ricordo delle vittime del terremoto, ha avuto come enti patrocinatori, il Comune di Avellino, l’associazione “La Piccola Cometa-Alessia Bellofatto” e l’imprenditore Dentice Pantaleone. Gli alunni della primaria guidati dalle insegnanti, hanno visionato, attenti e curiosi, la ricca ed emozionante collezione fotografica sul terremoto, diligentemente curata dal Museum&Events Dentice Pantaleone. La mostra, che ha già richiamato un cospicuo numero di visitatori, rimarrà aperta al pubblico fino al 27 novembre. In dialogo con gli studenti, il presidente dell’associazione “La Piccola Cometa”, Saverio Bellofatto che ha coinvolto gli studenti sul valore della solidarietà: «Il terremoto ha visto tanti bambini come voi morire sotto le pietre. Oggi dovete guardare avanti con speranza e fiducia senza mai dimenticare che questa terra subì una profonda ferita”. La presidente della Commissione Cultura del Comune di Avellino, Alessandra Iannuzzi, ha precisato:«Non ero ancora nata nel 1980 e non ho vissuto direttamente quell’immane tragedia, ma capisco che fu un evento terribile da cui, tuttavia, l’Irpinia seppe tenacemente sollevarsi».

«Le fotografie sul terremoto – per Dentice Pantaleone costituiscono una preziosa fonte testimoniale attraverso cui potete quasi toccare da vicino che cosa significò quel minuto e mezzo di distruzione». Antonietta Gnerre, giornalista e poetessa, ha ricordato con commozione quegli interminabili secondi:«Tutto tremò.Gli alberi dietro casa tremarono. La terra esalò il suo lamento preceduto dall’ululare dei cani, dal volo disorientato degli uccelli. Sì, era il terremoto». «Questo momento-per la docente Carmelina di Maio è importante, perché ognuno di noi custodisce nel cuore quei drammatici istanti che la memoria non sa cancellare». Monia Gaita, poetessa e direttore editoriale, ha parlato delle lacerazioni del post-terremoto:«Abbiamo rotto l’amicizia con i luoghi. Noi irpini abbiamo divorziato dai nostri paesi e i nostri paesi hanno divorziato da noi. Oggi viviamo un altro sisma, la mancanza del lavoro». Una manifestazione cui le insegnanti e la preside Fiorella Pagliuca, hanno impresso slancio e impulso, ponendo i bambini dell’Istituto Regina Margherita al centro di un percorso conoscitivo che anela a preservare intatto il ponte di unione tra l’Irpinia del passato e l’Irpinia del presente.