In Irpinia la ‘Casa dell’Orco’ fiore all’occhiello per Taurasi e Fiano

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Immagine di repertorio

“Siedi con me, apriamo il vino della vite sanguigna / Questa è la casa dove è acceso il fuoco”. La forza del vino irpino è in questi versi di Giuseppe Antonello Leone, perché nella terra invasa di verde la potenza simbolica del vino dice relazione, parla di verità semplici, custodite dal fuoco del massaro e dalla libertà di gente che sa fare il pane. Qui a tavola si mette sempre il bicchiere dell’accoglienza e si esce per i territori anche quando il tempo non accompagna. Sangue, segreto o destino, all’Azienda Agricola ‘La Casa dell’Orco’ di Pellegrino Musto (www.lacasadellorco.it), a San Michele di Pratola Serra (AV), il vino è un racconto di eccellenza, che affonda radici profonde nella terra nera, tra pietre antiche e alberi di nocciole. I buoni calici portano le voci dei fiumi ma anche lotte di uomini, storie profonde come quella di un visionario, l’avvocato Musto, un uomo saggio che ha trasmesso ai figli gli antichi segreti per ottenere quei bianchi e rossi che scaldano il cuore al tempo dell’incontro.

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