In scena a Castelfranci il gruppo teatrale Enzo Barbone con “Ditegli sempre sì”

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A Castelfranci è ritornato il teatro. Tanto atteso l’evento che occupa con le prove il lungo inverno, quattro anni di riposo forzato per rivedere ed apprezzare il gruppo teatrale “Enzo Barbone” nel salone parrocchiale “Don Vincenzo Buccino” . La magia degli anni passati è stata naturalmente ritrovata, presenze consolidate, giovani, giovanissimi, meno giovani, new entry e alternanze fisiologiche che non hanno alterato la grande armonia e il senso di gioia che è emanato. Il pubblico ha gradito moltissimo. Come sempre. Consenso ed entusiasmo hanno caratterizzato e segnato lo svolgimento dello spettacolo. Sala gremita, anche nella replica, spettatori di ogni età.

E così la primavera arriva ancora con buoni auspici, con una serata di cultura e di svago, sotto il segno di quattordici protagonisti, seri e preparati, pronti a divertire e a divertirsi , esempio di amicizia e di unione, per ricominciare con tante speranze e offrire concreti segnali di vitalità al nostro borgo. Grati a chi nei nostri territori resiste, a chi offre momenti di aggregazione, a chi permette la bellezza unica dello stare insieme. Alcune ore che mettono di buon umore e che aprono a sentimenti di pace.

E così in pieno centro storico, nei pressi della piazza principale, all’interno della casa canonica, un messaggio di allegria, e con vari stimoli, che si rinnova ed apre una nuova stagione. La regista è lei, l’insegnante Agostina, che con passione e competenza assegna ruoli, sprona, accompagna e dà fiducia. Il parroco, don Enzo, favorisce la manifestazione ed è lieto per la gioia che si respira. La commedia è “Ditegli sempre sì” dell’immenso Eduardo con al centro la pazzia di Michele Murri che genera equivoci e scatena abbondanti risate, grande ilarità e tra le righe non poche riflessioni.

Cala il sipario, fioccano gli applausi, tanti sono i complimenti. La manifestazione arriva al momento giusto per scuotere, per dimostrare che c’è voglia di fare e di pensare, è un invito a ripartire e a proporre momenti di crescita collettiva. Grazie alla simpatia e alla bravura degli interpreti la semplicità e la genuinità del nostro paese, stressato dal lungo periodo pandemico, ritrova un grande momento di unione e di spinta positiva.
Felice Santoro