Ancora un appuntamento firmato Avellino letteraria. E’ il confronto, in programma il 14 ottobre, sul volume di Diamante Faggiano “In un limbo d’amore”, a Villa Amendola.
A introdurre l’incontro Annamaria Picillo, Direttore artistico della rassegna Avellino Letteraria; a dialogare con l’autrice Paolo Matarazzo, Sociologo e Martina Bruno, Casa Editrice II Papavero. A leggere i brani del romanzo Paolo Capozzo, Attore e cofondatore del Teatro 99Posti di Mercogliano. Intermezzo musicale a cura di Mayumi Ueda, Musicista del Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino.
Coordina Daniela Apuzza, Giornalista. A caratterizzare l’incontro un’esposizione a tema “L’arte ritrovata” a cura di Museum & events.
“In un limbo d’amore” di Diamante Faggiano racconta la storia di Elsa, una narrazione che diventa l’occasione per l’autrice per riflettere sulla propria vita e sul rapporto difficile con la madre, costretta a fare i conti con l’Alzhemeir. Una malattia che aiuta la protagonista a comprendere le priorità dell’esistenza e a compiere un percorso di maturazione
“Anni fa vivevo da sola a Roma e, nel tempo libero, ho cominciato a scrivere. E’ nato così “In un limbo d’amore”. Io mi rivolgo soprattutto alle donne e, se vogliamo, Elsa Gregoraci sono principalmente io. Una persona che si è fatta da sé, lavorando a testa bassa e andando avanti, desiderosa di essere amata e profondamente inquietaPenso che ogni donna, anche se con storie diverse, sia il frutto del rapporto con la propria madre. Mi piaceva l’idea di questo filo conduttore. Tante donne mi hanno ispirato per scrivere questo libro, in primis mia madre”
I ricordi si fanno strada e diventano il racconto dell’infanzia di Elsa, bambina prodigio, determinata a primeggiare e a farsi strada a ogni costo, pur di nascondere la propria “immensa fame d’amore”, con una mamma troppo spesso incapace di comprenderla