Infinitistanti, quei paesaggi costruiti col sughero

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Si inaugura la mostra delle opere di De Vito

 

Il sughero o legno proveniente da cortecce di tronco come strumento per rappresentare paesaggi, custodi di alchimie misteriose.
E’ l’idea da cui nasce "Infinitistanti", prima mostra personale dell’artista Valentina De Vito, classe 1979, curata da Marianna Calabrese. L’esposizione sarà inaugurata il 9 settembre, alle 18, presso il Circolo della stampa di Avellino. “L’esperienza artistica di Valentina  – spiega  Calabrese – è cominciata in Toscana, nel fermo immagine di un paesaggio ricco di cascine e cipressi, nel silenzio color del tempo, dell’inafferrabile suo sentire… Se la vita fosse un attimo, prenderebbe tutti i colori della terra, del cielo e del mare, per sentire il rumore del silenzio tra foglie immobili e mura basse. Nel manto di un tetto nasconderebbe le mani, per afferrare l’alba dei ricordi che le fanno compagnia: dalla moltitudine nello spazio sconfinato di un’emozione nasce Infinitistanti".
L’arte diventa così strumento per restituire armonia all’universo, per trasformare i paesaggi in spazi emozionali, per consegnare allo spettatore una realtà in cui non c’è posto per l’imperfezione.
Ciò che sorprende è l’infinita varietà di combinazioni che l’artista riesce ad evocare, raccontando attraverso il sughero il mistero della natura, evocando forme e colori, disegnando cieli sconfinati e distese di verde, mettendo in discussione i confini tra pittura e scultura, attraverso l’uso di colori dalla forte densità materica.
La mostra resterà aperta al pubblico  il 9 e 10 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 22.