Inquinamento Solofrana, Galletti: “Colpa delle industrie”

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«L’inquinamento della Solofrana ha natura industriale». E’ quanto afferma il Ministro Gian Luca Galletti risponde all’interrogazione presentata dal deputato del M5s, Carlo Sibilia. «Per quanto concerne il torrente Solofra, segnala che, a seguito dei numerosi interventi effettuati sianell’ambito delmonitoraggio che delsupportoalleforze dell’ordine,datempoè statoacclarato chelacontaminazione delleacque superficiali è essenzialmente connessa alla presenza di cromo in concentrazioni superiori ai limiti normati, riconducibile ai frequenti scarichi anomali di reflui conciari. L’Arpac dipartimento di Avellino, interpellata anche dalla prefettura di Avellino, fa presente, inviapreliminare,che, sindallasuaistituzione, ha effettuato il monitoraggio delle acque del torrenteSolofrana alfine didefinire lostato ambientale e fornire dati necessari all’adozionediprovvedimenti emisuretecnichefinalizzate alla riduzione degli elevatissimi impatti antropici derivanti prevalentemente dall’industria conciaria nei territori dei comuni di Solofra e Montoro». Il torrente Solofrana, precisa il Galletti, «non è interessato da scarichi di depuratori di reflui urbaniche vengonotrattati nell’impiantoconsortiledimercato Sanseverinoove,daqualche anno, confluisce anche lo scarico del depuratore dell’area Asi di Solofra.Inoltre – aggiunge il Ministro – al fine di aggiornare lo stato delle attività svolte dall’Arpac, da quest’anno la stazione di monitoraggio sul corso d’acqua è in Contrada Saladel comunedi Montoro,dove il torrenteha unacostantepresenzadi acquain alveo. Lo spostamento del punto di monitoraggio si è reso necessario in quanto, in località Ponte San Pietro, l’alveo del corso d’acqua è frequentemente asciutto.I datidel monitoraggio chimico-fisico sullaqualità delleacque superficiali, per gli anni 2013-2015 per gruppi di inquinanti(metalli,composti organicivolatilie idrocarburi policiclici aromatici), attestano quanto precedentementedescritto, ovveroche l’inquinamento del corso d’acqua ha natura industriale con ricadute sull’ecosistema acquatico, monitorato anch’esso nel 2015. Lo stato ecologico riscontrato è stato scarso». Stessodiscorso peril tetracloroetilene: «gli impatti negativi derivanti dalle fonti di pressione citate sono stati riscontrati anche in un significativo fenomeno di inquinamento da tetracloroetilene rilevato durantecampionamentidi pozziadusoindustriale e potabileeffettuati dall’Arpac nell’ambitodi attivitàd’indagine dispostedall’autorità giudiziaria; inquinamento non riscontrato nella stazione ACC 7, unico punto di prelievo della rete di monitoraggio istituzionale, affidato aldipartimento di Avellino,localizzato a monte dell’area industriale».