“Se mio padre fosse qui gli direi che aveva ragione, le radici sono importanti e i semi, quando sono piantati, danno sempre frutti. E’ quella che sta accadendo con le sue idee”. Non nasconde la sua commozione Loredana Bellizzi nel corso della cerimonia di intitolazione della palestra del liceo Colletta a Gennaro Bellizzi. “Ci ha commosso- prosegue Loredana – che questa iniziativa sia partita dai ragazzi che non hanno conosciuto mio padre ma hanno compreso meglio di tanti adulti la sua lezione. Lui credeva in questa terra, il bianco e il verde erano per lui i colori della dignità e della speranza. Del resto, tra questi banchi si sono conoscoiuti i miei genitori, 4 dei miei fratelli hanno frequentato questo liceo, lui sarebbe stato onorat di questo omaggio”. E sono in tantissimi tra amici, compagni di scuola e colleghi a ritrovarsi per prendere parte alla cerimonia e far sentire il proprio calore alla famiglia, a partire dalla moglie Teresa Colace. E’ la preside Annamaria Labruna a sottolineare come “L’intitolazione della palestra è il segno del legame del dottore Gennaro Bellizzi con questa scuola. Ne è stato un brillante allievo e poi presidente del Consiglio d’istituto, poiché i suoi figli hanno frequentato questa scuola. Sua moglie è una docente dell’istituto, la professoressa Teresa Colace, a cui siamo tutti molto legati. Abbiamo accettato con entusiasmo la richiesta degli studenti di intitolargli la palestra dell’istituto. Inoltre, il dottore Bellizzi è sempre stato uno sportivo, grande appassionato di basket. Ci è sembrato perciò che la palestra fosse il luogo più adeguato per ricordarlo. Il suo messaggio, le sue idee potranno essere trasmesse alle nuove generazioni”. E’ il viceprefetto Rosanna Gamerra a sottolineare l’importanza di ricordare chi si è dedicato con generosità alla propria comunità mentre il presidente della Provincia Rino Buonopane rilancia sulla necessità di intitolargli l’ospedale di Ariano di cui era primario “Sarà mia cura sollecitare il nuovo direttore perchè questo obiettivo sia raggiunto al più presto”. Il sindaco Gianluca Festa pone l’accento sul suo ruolo di riferimento di generazioni “L’ho conosciuto quando era il medico della Scandone e poi per il suo impegno al servizio della città. Mi ha colpito che abbia rappresentato una guida per tanti. E’ importante che questo luogo lo ricordi ma soprattutto che non si perdano i suoi insegnamenti”. Quindi sono Francesco Gengaro e Alberto Giordano, tra gli studenti promotori, a ricordare come “Questa palestra è il cuore dell’attività cestistica in città. Ci piaceva che ricordasse un uomo che ha dato tanto alla comunità come Gennaro Bellizzi perchè anche i giovani lo conoscano”. Toccanti le testimonianze dei compagni di scuola, da Nicola Cecere a Lello Santoro, da Salvatore Di Venezia a Michele De Beaumont, alcuni in collegamento. E’ Santoro a ricordare come Gennaro fosse uno degli artefici di quella che in classe si definiva la versione collettiva, in cui ciascuno aveva il proprio ruolo o ancora come fosse “patito di sport, un vero agonista”. E ci sono davvero tutti in sala, dal presidente dell’ordine dei medici Francesco Sellitto a Generoso Picone e Ugo Santinelli fino a Peppe Saviano e ai giovani della Scandone.
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