Irvine Welsh si racconta all’Università di Salerno

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In occasione dell’uscita del suo ultimo romanzo, “I lunghi coltelli”, edito in Italia da Guanda, lo scrittore, sceneggiatore e regista scozzese Irvine Welsh si racconterà il 18 aprile, alle 14.30, agli studenti dell’Università di Salerno, in dialogo con i proffessori Giorgio Sica e Vincenzo Salerno. A comporre il comitato scientifico i professori Giorgio Sica, V

Figlio della working class e simbolo della Chemical Generation, Welsh è autore di romanzi che hanno segnato gli ultimi trent’anni della narrativa in lingua inglese, tra cui Trainspotting – da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Danny Boyle – Ecstasy, Porno e Filth, divenuto anch’esso un film per la regia di Jon S. Bayrd.

“I lunghi coltelli” restutuisce la forza della narrativa di Welsh. Ray Lennox, ispettore che conosciamo dai tempi di Crime, è in una fase cruciale: le cose con Trudi vanno bene e pare che finalmente convoleranno a nozze, ha chiuso con la cocaina e sul lavoro si prospetta addirittura una promozione. Ma le ombre del passato lo perseguitano: Lennox ha sbattuto in galera il famigerato serial killer a cui aveva dato a lungo la caccia, però sa che il mostro non ha vuotato il sacco fino in fondo; e poi ci sono gli incubi angoscianti su quella notte nel tunnel, tanto tempo fa, quando lui era solo un bambino. Riuscirà a voltare pagina? Nel frattempo l’ispettore è alle prese con una nuova, intricata indagine: Edimburgo è sconvolta dall’omicidio di Ritchie Gulliver, membro del parlamento britannico, il cui cadavere mutilato è stato rinvenuto in un magazzino di Leith. Chi lo conosceva bene non si stupisce: vizioso, razzista, corrotto, Gulliver nella sua vita aveva pestato i piedi a molti. Mentre Lennox cerca di vederci chiaro, i morti si susseguono, sempre con lo stesso modus operandi, sempre nelle alte sfere; inoltre, il killer sembra agire con l’aiuto di qualcuno e perseguire un suo macabro disegno di giustizia. Finché un giorno sparisce Fraser, il nipote di Lennox, e la faccenda si fa maledettamente personale… Ambientato tra Londra e Edimburgo, questo thriller possiede tutti gli ingredienti che hanno portato al successo Irvine Welsh: spregiudicatezza, inventiva linguistica, humour nero al servizio di una trama avvincente e implacabile, che trascina il lettore alla resa dei conti finale.