ITALIA UN PO’ PIU’ SANA

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Fine agosto, tempo di bilanci per un’Italia che appare essere un po’ più sana, economicamente parlando. Grazie ai servizi, alle imprese ma anche al bel tempo e alla rete.

 I conti migliorano nel nostro Paese, è l’Istat che lo dice. E se sono i servizi e le imprese a fare da traino, il merito va dato però anche all’estate ancora in corso che ha fatto registrare nel settore del turismo dati estremamente positivi e che ha rilassato gli animi di chi si è concesso un po’ di intrattenimento anche on line, sotto l’ombrellone.

“Nel secondo trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016”.

Possono apparire piccoli in numeri espressi così in percentuale, ma se pensiamo che sono dati riferiti a una macro economia, ovvero di una nazione, allora quello “zero virgola” capiamo che può effettivamente fare la differenza.

Già in luglio, l’indicatore anticipatore dell’Istat esprimeva un orientamento positivo. Oggi, in attesa che i dati vengano raccolti, elaborati ed aggiornati, possiamo azzardarci a dire che le promesse non sono state disattese.

Com’è ormai noto servizi e imprese sono i settori in testa che determinano questo trend positivo, un’estate calda e soleggiata ha aiutato i consumi sia degli italiani sia degli stranieri che hanno deciso di trascorrere le vacanze qui. Ci sono però quelli che un economista definirebbe “micro fattori” che danno una mano in più alla crescita in generale. Come ad esempio il settore dell’ITC.

Considerate che nel 2016 la banda larga e notevolmente salita: famiglie al 67,4%, imprese (+10 addetti) a 63,8% con rete mobile. Nel 2016 la stima della quota di famiglie che accedono a Internet mediante banda larga, con una preferenza per la connessione fissa (ADSL, Fibra ottica, ecc.) sale al 67,4% dal 64,4% del 2015. Il 63,2% delle persone di 6 anni e più si è connesso alla Rete negli ultimi 12 mesi (60,2% nel 2015) mentre circa il 45% accede tutti i giorni. Nell’uso di Internet l’età è ancora il principale fattore discriminante: sono i giovani a utilizzarlo di più (oltre il 91% dei 15-24enni) ma la crescita è significativa anche tra i 60-64enni (da 45,9% a 52,2%).

Anche qui tra virgole e percentuali possiamo però vedere un gap che si accorcia. Ed ecco che torniamo a parlare micro fattori che poi così micro non sono e che si riferiscono ai consumi legati al mondo dello svago e dell’intrattenimento on line. Molto diversi da un’età all’altra.

Il 2016 è stato un anno da ricordare con un aumento della spesa pari al +34% per i casinò online in Italia. I giocatori hanno speso circa 438,9 milioni euro (dati annuali). Come si è letto sull’agenzia di stampa Adnkronos, il segmento dei casinò online è stato per tutto l’anno quello in maggiore crescita nell’industria del gaming online, sempre in Italia. Soltanto nel mesa di luglio, la crescita registrata è stata del 28,7%.

Una delle aziende che ha avuta la crescita più elevata durante l’arco dell’anno è StarCasino.it. Il brand italiano del colosso svedese Betsson ha fatto segnare un incremento della propria quota di mercato di quasi un punto percentuale passando dal 2,7% al 3,6%.

Ora, dato che la crescita proprio in questo settore aumenta esponenzialmente di anno in anno, leggendo tra le righe dei dati Istat stiamo imparando a fare una radiografia più ragionata che ci permette di poter effettuare “micro” proiezioni scoprendo qui settori, vedi sopra, che stanno scalando molto velocemente la hit delle voci con il più davanti.