La Campania corre ad Alta velocità. I territori sono stati ascoltati

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Alta velocità Salerno-Reggio Calabria, la relazione conclusiva per il lotto Battipaglia-Romagnano

Presentata a Salerno la relazione conclusiva del Dibattito Pubblico Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, Lotto 1A Battipaglia – Romagnano.  Dopo diversi incontri, online e in presenza, sia di carattere specialistico che eventi di ascolto diretto delle comunità interessate dal progetto, uno per ogni Comune attraversato, ed un incontro riservato ai sindaci, è confermata l’opportunità della scelta di seguire il Corridoio Autostradale e non la Linea Storica, scelta dettata anche dalla limitazione della linea attuale delle velocità massime raggiungibili. Il Dibattito Pubblico – durato circa due mesi – ha consentito di mostrare che la progettazione ha preso in considerazione diversi tracciati e li ha valutati con analisi multicriteria e ha mostrato anche i vincoli e gli impatti negativi che sarebbero prodotti dalle soluzioni alternative proposte localmente (la relazione è consultabile qui https://dp.avsalernoreggiocalabria.it/).

La costruzione di una linea AV dedicata crea le condizioni per sviluppare nuove opportunità di servizio che, integrando l’attuale offerta, consentano di connettere più velocemente i maggiori centri di attrazione regionali, favorendo l’adduzione ai bacini serviti dalla linea storica, in relazione ai modelli di offerta promossi dalle singole Imprese ferroviarie, consentendo quindi di ottimizzare la capacità che risulta disponibile con la nuova infrastruttura.

Inoltre, su richiesta della Regione Campania, RFI ha confermato importanti investimenti di riqualificazione e potenziamento della linea “Tirrenica” sulla tratta da Battipaglia a Sapri dall’upgrade dell’infrastruttura ad un restyling delle stazioni per un importo di circa 120M€.

Come già fatto nell’ambito dell’accordo quadro sulla Napoli – Bari, la Regione si impegnerà a mettere a disposizione eventuali risorse aggiuntive fino a un 2% di quelle stanziate da RFI per le opere compensative.

Attiveremo tavoli dedicati a ciascuno dei comuni attraversati dal tracciato per cercare di trovare insieme soluzioni ai problemi che potranno sorgere e creare le condizioni per cogliere le opportunità di una linea alta velocità e alta capacità.

Zucchetti tira le somme

La relazione conclusiva è stata presentata a Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, in presenza e in streaming. Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs Italiane), proponente della nuova infrastruttura, ha indetto il dibattito pubblico a febbraio 2022 in osservanza del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri n.76 del 2018, per garantire il più ampio coinvolgimento degli enti territoriali e della società civile nel processo decisionale su un’opera che avrà un impatto economico, sociale e ambientale per la collettività.

I sei incontri online e i sette incontri sul territorio hanno permesso al Coordinatore del dibattito pubblico, Roberto Zucchetti di Pisclas, di far emergere e portare all’attenzione di Rete Ferroviaria Italiana valutazioni e contributi di cittadini, associazioni e istituzioni riferiti ad un ambito progettuale che, seppur attualmente limitato al primo lotto tra Battipaglia e Romagnano, è fondamentale per lo sviluppo degli itinerari verso Reggio Calabria e Potenza-Metaponto-Taranto.

La relazione conclusiva di Roberto Zucchetti ha ripercorso le tappe di questo primo confronto pubblico sulla prima parte della nuova linea ferroviaria comune ai due itinerari, sintetizzando e ordinando i temi e le criticità emersi nel dibattito.   Sono seguiti  gli interventi di Caterina Cittadino, Presidente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico; Vera Fiorani, Commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera; Michele Strianese, Presidente della Provincia di Salerno, e Luca Cascone,   presidente della Commissione Trasporti.  Hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci  di Salerno, Eboli,  Campagna, Battipaglia,  Sicignano degli Alburni,  Sapri, i presidenti di Svimar, Giacomo Rosa, e del Comitato per la ferrovia Eboli-Calitri, Pietro Calabrese.

 

Cascone: Alta velocità, sforzo della Regione per le opere compensative

Eboli-Calitri e Sicignano-Lagonegro, ora lo studio di fattibilità. Valle Ufita e Benevento, finanziate le due stazioni logistiche

Il presidente della IV Commissione, Luca Cascone, ha focalizzato i temi considerati prioritari. Il primo: «Un conto è l’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, che non prevede fermate, quindi infrastrutture. Altro è garantire i servizi, per questo dal 2016 la Regione Campania ha finanziato il collegamento Alta velocità per Sapri, con treni che da Milano arrivano al Cilento, con fermate nei diversi comuni. Lo facciamo ogni estate, per favorire il flusso turistico in Campania».

Secondo aspetto:  «Rispetto all’Alta Velocità Napoli-Bari la Regione ha  investito ulteriori risorse con Rfi, l’ipotesi è arrivare a cento milioni per i quattro lotti campani, con il complemento al 2 per cento per le opere compensative. E’ stato inoltre aperto un discorso sulle aree logistiche, su richiesta della Valle Ufita dove si trova la stazione Hirpinia, e dell’Asi di Benevento. La Regione  ha investito circa 50mila euro, divisi tra Ufita e Benevento».

Tornando sul fronte salernitano, «Venti milioni serviranno a migliorare la stazione di Battipaglia. Inoltre, abbiamo chiesto al Governo di inserire in un accordo quadro con Rfi il prolungamento della metropolitana che ora si ferma a Bellizzi, fino a Battipaglia».

Quanto alle nuove indicazioni emerse nel corso del Dibattito pubblico, «per la Eboli Calitri abbiamo avuto un approccio ingegneristico, così per la Sicignano-Lagonegro: abbiamo deciso di finanziare il progetto di fattibilità,  per verificare se le opere sono realizzabili, e questo lo diranno Rfi e i tecnici, attraverso i numeri sul trasportato, le merci, i passeggeri. E’ una scelta seria, rispetto alla quale bisogna avere un approccio laico, se esiste un rapporto costo-benefici. Se questo è, la cifra non è più un problema, ma servono risposte in tal senso».  E qui Cascone saluta il presidente della Svimar, Giacomo Rosa,  riconoscendone la perseveranza con quale sta perseguendo l’obiettivo di vedere riconosciuta la valenza del progetto Eboli-Calitri.

«Il tema della mobilità è centrale – ha concluso il presidente della IV commissione- se il Sud vuole connettersi con il Nord e l’Europa in tempi ragionevoli. Noi siamo al fianco di Rfi, e disponibili, attraverso i Comuni, a perseguire uno sforzo congiunto per dare risposte ai cittadini.  Da qui seguiranno poi altri Dibattti con altri territori. Aspetteremo i dati per capire le ulteriori scelte da fare. E grazie per l’eccezionale lavoro fin qui fatto».

Cammarano e Ciampi: Eboli-Calitri per arginare lo spopolamento

«La tratta ferroviaria Eboli-Calitri va riattivata al più presto, se vogliamo far decollare il piano di rilancio e recupero dei borghi e dei territori delle aree interne della Campania, ripristinando al contempo una linea di connessione tra le coste del Tirreno e dell’Adriatico. Grazie a questa tratta possiamo mettere in collegamento Napoli con Foggia, attraversando la valle del Sele in un senso, e Avellino nell’altro, togliendo dall’isolamento l’Alta Irpinia, la Basilicata e molti territori della Puglia. Con il via libera allo studio di fattibilità con Rfi da parte del presidente della Commissione Trasporti Luca Cascone, compiamo un passo avanti importante per far ripartire l’opera, dopo oltre un decennio di battaglie e appelli delle comunità locali». Lo hanno annunciato il presidente della commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano e il membro della stessa commissione Vincenzo Ciampi, entrambi consiglieri regionali M5S, a margine dell’audizione tenutasi con le associazioni e gli amministratori dei territori interessati. “Con questa operazione – proseguono Ciampi e Cammarano – possiamo arginare lo spopolamento, rafforzare l’incremento turistico anche in vista della Ciclovia dell’Acqua da Caposele ai templi di Paestum, ma soprattutto ci dotiamo di una strada ferrata per il trasporto merci. La bretella ferroviaria, di circa 33 km, dovrebbe nascere in concomitanza della nuova linea di Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria e collegherà la Valle del Sele, la Valle dell’Ofanto in Alta Irpinia con la Basilicata, fino ai territori del Vulture-Melfese e Rocchetta Sant’Antonio in Puglia, attraversando direttamente e indirettamente circa 40 Comuni, 12 Aree Industriali, 35 Aree Pip, costruite dopo il terremoto del 1980 e mai messe in rete. Un progetto che coinvolgerà una popolazione potenziale di 250.000 persone, con ricadute incredibili sotto i profili commerciale, industriale e turistico».

Aree interne: una proposta di legge contro la desertificazione

Rosa (Svimar): questa e la ferrovia, passo importante per i piccoli Comuni

Una proposta di Legge sui piccoli Comuni contro lo spopolamento delle aeree interne. E’ quanto discusso nell’audizione di venerdì scorso in Consiglio regionale per  condividere nuovi strumenti a favore dei Comuni sotto i 3000 abitanti che subiscono un decremento abitativo. Sono previsti incentivi per chi sceglie di risiedere in uno di questi Comuni,  contributi per i nuovi nati e per chi vuole intraprendere un’attività lavorativa. «Un primo importante e significativo passo nei confronti dei piccoli paesi delle aree interne, emarginati  perché in fase di desertificazione – ha commentato Giacomo Rosa, che ha partecipato per l’associazione Svimar da lui presieduta – Un’ importante risultato che va ad aggiungersi alla buona notizia data in fase di audizione  il quattro maggio scorso dal Presidente Luca Cascone, relativa al finanziamento da parte della Regione Campania per lo studio di fattibilità del progetto della Ferrovia Eboli -Calitri -Pescopagano-Rocchetta S. Antonio – Lacedonia – Melfi. A nome della Svimar, il nostro ringraziamento va ai Presidenti Giuseppe Sommese,  Luca Cascone e Michele Cammarano per la sensibilità e la disponibilità dimostrate. Questa è la politica dei piccoli passi, che Svimar segue con attenzione, per il futuro delle aree interne del Mezzogiorno d’Italia».