La Cils ai microfoni di Striscia: “Noi parte lesa”, restano però ancora delle ombre

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Dopo lo scandalo scoperto da Luca Abete, il segretario provinciale della Cils Mario Melchionna e i responsabili dello stesso sindacato, Salvatore Bonavita ed Elio Barbarisi,  hanno preso le distanze da Antonio Perillo, il collaboratore che vendeva qualifiche triennali false per poter accedere al concorso ATA per un costo di 2.000 euro.

I rappresentanti si dichiarano estranei all’accaduto e parlano di Perillo come un collaboratore esterno. Restano, tuttavia, delle ombre da chiarire, come il fatto che Perillo comparisse sul sito, fino al giorno prima dello scandalo, come il “responsabile dell’ATA”.

La Cils dichiara di aver fatto partire un’indagine interna.