La città rende omaggio al Patrono San Modestino, il Vescovo: la fede diventi la nostra luce

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“L’impegno dei martiri San Modestino, Fiorentino e Flaviano ci guidi ogni giorno, rinsaldando il tessuto sociale della città”. E’ un appello a non perdere la speranza quello che lancia il vescovo Francesco Marino in occasione della ricorrenza del santo patrono, in una chiesa gremita. “I martiri non hanno mai perso la fede ed è stata quella fede a dare loro il coraggio di affrontare ogni difficoltà, a sacrificarsi per gli altri. Così deve essere anche per noi, dobbiamo andare avanti con quello stesso coraggio che guidava chi ha dato la vita per la fede. Coraggio e spirito di sacrificio che devono animare ogni settore della società. In tempo di Quaresima la fede deve diventare la nostra luce”. In prima fila ci sono il sindaco Paolo Foti e il vicesindaco Elena Iaverone che hanno voluto rendere omaggio al patrono, ribadendo come proprio la festa del patrono “può essere l’occasione per ritrovare l’unità della comunità”. Presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e i volontari della Misericordia, che hanno offerto, secondo tradizione, l’olio alla lampada votiva che arde nella cappella del santo Patrono. Ed è stato proprio lo spirito di solidarietà ad animare la festa proseguita con il consueto pranzo, organizzato dalla Misericordia, nei saloni dell’ex Eca. In oltre 150 si sono seduti a tavola, tra famiglie disagiate, diversamente abili, immigrati. A benedire il pranzo il vescovo Francesco Marino che ha sottolineato l’impegno quotidiano di associazioni come la Misericordia a sostegno di chi è costretto a fare i conti con la sofferenza, la malattia, il disagio psichico o socio-economico.