“La comitiva della gente guasta”, i Libertà privata cantano il loro desiderio di un mondo più giusto

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La musica come strumento per dare voce alle proprie idee, per far sentire la propria rabbia per un mondo segnato da ingiustizie e ipocrisia. E’ “La Comitiva della gente guasta”, primo album della band “Libertà privata”, presentato sabato sera al Circolo Avionica. Una sfida, quella della band Libertà privata, composta da Antonio Soldi, 15 anni, in arte Muffler, studente del liceo classico Marone e Andrea Chiarazzo, 16 anni, in arte Haine, studente del liceo artistico De Luca. “Si tratta del nostro primo album che riunisce 14 canzoni, suddivise sulla base di emozioni e nuclei tematici. Lo abbiamo realizzato nel chiuso della nostra cameretta – spiegano Antonio e Andrea – Abbiamo scelto di partire dalla nostra passione per l’hip hop e dal desiderio di costruire un mondo più giusto, in cui libertà e solidarietà siano valori che diventano realtà concreta e siano garantiti i diritti di tutti, a partire dia più fragili. Così una canzone come “La miccia delle ribellioni” diventa il manifesto della nostra resistenza, espressione di una rabbia salvifica che sola ci può salvare e aiutarci a correggere le storture di una società in cui  regnano sovrani la logica del guadagno e l’individualismo, contro il nemico rappresentato dal conformismo. L’impressione che abbiamo è che l’uomo non sappia più vivere in comunità. Assistiamo ad un appiattimento culturale che rischia di disumanizzarci. Non a caso abbiamo voluto far sentire la nostra solidarietà al popolo palestinese, che continua ad essere dimenticato dal nostro e da altri governi. In altre canzoni come ‘Riscatto” c’è il nostro desiderio di raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo. L’hip hop diventa il nostro spazio di libertà, capace di abbracciare linguaggi molteplici, dai graffiti alla danza. La tradizione diventa il punto di partenza per costruire il nuovo, per abbattere confini e luoghi comuni. Di qui i riferimenti costanti al jazz e al soul”