Le Fiamme Gialle irpine hanno celebrato il 248° Anniversario di fondazione del Corpo, con una cerimonia all’interno della caserma sede del Comando Provinciale di Avellino. Hanno preso parte alla cerimonia le massime autorità civili, militari e religiose della Provincia e i Finanzieri del Comando Provinciale con i loro familiari.
La solenne celebrazione è stata aperta dalla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale del Corpo, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, a cui è seguita l’allocuzione del Comandante Provinciale, Col. Salvatore Minale. Nel suo discorso di saluto, il Comandante Provinciale di Avellino, dopo aver ringraziato con riconoscenza le autorità e i gentili ospiti che, con la loro presenza, testimoniano l’attenzione, l’affetto e la vicinanza alle Fiamme Gialle, ha sottolineato come la cerimonia odierna costituisca per la Guardia di Finanza l’attestazione della sua tradizione di fedeltà alle istituzioni, di cui ogni finanziere deve sentirsi orgoglioso, nonché lo spunto per vivere l’importante ricorrenza accanto a coloro con cui si condivide “sul campo” un impegno istituzionale.
Tema principale è stato il richiamo alla caratteristica precipua della Guardia di Finanza quale Corpo deputato al mantenimento della “sicurezza economico-finanziaria” a tutela degli interessi dello Stato e dell’Unione Europea, in sinergia ed in collaborazione, ciascuno con la sua specificità, con le altre forze di Polizia, una sintonia che in Avellino riesce a coniugare impegno istituzionale con comunione d’intenti tra i vertici del Corpo, della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, operanti in Provincia.
Il Colonnello Minale ha poi rivolto un particolare ringraziamento ai rappresentanti degli organi di comunicazione presenti alla cerimonia, sulla scorta dell’ottimo rapporto di collaborazione sviluppato sin dal momento del suo insediamento. Il momento istituzionale, apertosi con la sacralità dell’Inno Nazionale, dopo la consegna di riconoscimenti d’ordine morale ai militari delle Fiamme Gialle irpine maggiormente distintisi nel periodo gennaio 2021 – maggio 2022, si è chiuso con l’elegia della Preghiera del Finanziere, eseguiti, per l’occasione, da un duo di musicisti del Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino.
Come ogni anno, l’Anniversario ha anche rappresentato un momento di riflessione sul presente, tracciando un bilancio del lavoro svolto nell’ultimo anno.
Nel 2021 e nei primi 5 mesi del 2022, la Guardia di Finanza irpina ha eseguito oltre 1.000 interventi ispettivi e circa 100 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato a intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La solenne celebrazione è stata aperta dalla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale del Corpo, generale Corpo di Armata Giuseppe Zafarana. Al termine di una breve allocuzione del Comandante Provinciale, si è proceduto alla consegna di riconoscimenti d’ordine morale ai finanzieri irpini maggiormente distintisi, nell’ultimo anno, in operazioni di servizio. Come ogni anno, l’Anniversario ha rappresentato anche un momento di riflessione sul presente, tracciando un bilancio del lavoro svolto nell’ultimo anno. Queste le dichiarazioni del Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, Salvatore Minale, che ha fatto un resoconto delle attività svolte durante il periodo complicato della pandemia: “Siamo stati costretti, per fronteggiare la crisi dovuta al Coronavirus, a rivedere le priorità operative. I militari hanno risposto con senso di responsabilità ai nuovi incarichi e hanno dovuto reinventarsi. Basta pensare che, nel recente passato, con le altre forze dell’ordine abbiamo contribuito al pattugliamento della provincia con oltre mille pattuglie, impiegate per fronteggiare il momento storico difficile”.
Sommerso d’azienda, sommerso di lavoro, frodi IVA, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni sui quali si è concentrata l’attenzione del Corpo. Un’azione che si è concretizzata nell’esecuzione di 240 interventi ispettivi, che hanno consentito di denunciare 114 soggetti di cui 1 tratto in arresto.
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta hanno permesso di accertare frodi per circa 3 milioni di euro. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 37.351.944 euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 146.233.466 di euro. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 22 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’IVA.
Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 36 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno permesso di constatare una maggiore IVA per oltre 36 milioni di euro e una base imponibile sottratta alla tassazione per circa 185 milioni di euro. Inoltre, sono stati verbalizzati 29 datori di lavoro per aver impiegato 15 lavoratori in “nero” o irregolari. Ammontano a 50 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di: – contrastare la filiera distributiva dei traffici illeciti e nei casi più gravi attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali operanti nel settore; – verificare eventuali speculazioni sui prezzi dei carburanti praticato dai distributori.
Riscontrate 20 irregolarità per oltre 25.000 € di sanzioni applicate. Complessivamente, sono stati sequestrati 7.895 chilogrammi di prodotti energetici. L’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando ha permesso di eseguire 16 interventi che hanno portato al sequestro di 511 Kg. di tabacchi lavorati esteri e di 1 mezzo terrestre, per un’evasione di tributi doganali pari a euro 44.270 e la denuncia di 1 soggetto. Nel settore del gioco illegale e irregolare, sono stati eseguiti 15 controlli, riscontrando 6 violazioni. Verbalizzati 41 soggetti di cui 1 denunciato a piede libero.
Contrasto alla criminalità organizzata nel settore edile
Altro obiettivo importante delle Fiamme Gialle è il rafforzamento dei controlli relativi ai fondi del PNRR e al Superbonus per contrastare la presenza della criminalità organizzata negli appalti: “Sappiamo cosa succede quando arrivano fon di straordinari in una provincia – afferma Salvatore Minale – quindi, ci stiamo attrezzando per fronteggiare le insidie derivanti. Basti pensare alle progettualità avviate in ambito centrale, dove sono state già individuate posizioni a rischio, ma anche all’implemento di questi dati attraverso un’attività di analisi a livello locale dove abbiamo processato tutti i percettori di tali benefici per verificare la sussistenza del requisito soggettivo. Dopodichè, ovviamente, attraverso un programma che sarà portato avanti nel corso dell’anno verificheremo anche l’esistenza dei requisiti oggettivi” assicura.
Un importante passo in avanti per la Guardia di Finanza di Avellino è stata la sottoscrizione del protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate provinciale di Avellino e con la Procura di Avellino: ” Grazie al protocollo abbiamo iniziatio a sviluppare in maniera sinergica i dati che derivano dalla consultazione di banche dati in possesso a noi e all’Agenzia delle Entrate – fa sapere il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, Salvatore Minale – stiamo muovendo le prime indagini soprattutto per quanto riguarda il Superbonus 110%. L’attenzione è massima visto il flusso di denaro che interessa questo ambito. Non dimentichiamo anche il progetto dell’Alta Velocità, che ha portato sul territorio una possibilità di sviluppo importante ma, al tempo stesso, anche un flusso di denaro sostanziale”.
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di oltre 61 controlli, che hanno portato alla denuncia di 6 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 150 mila euro. Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 336, cui si aggiungono oltre 150 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile: 149 soggetti sono stati denunciati e 94 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 1,3 milioni di euro. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 215 mila euro, mentre si attestano su circa 650 mila euro quelle nel settore della spesa previdenziale e assistenziale. I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e facenti parte di associazioni criminali di stampo mafioso, già condannate in via definitiva. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per circa 850 mila euro – di cui 650 mila indebitamente percepiti e 200 mila fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e denunciate 79 persone. Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di Finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti. Nel contrasto dei reati contro la P.A., le indagini condotte dai Reparti hanno portato alla denuncia di 59 soggetti di cui 1 tratto in arresto – per ipotesi di peculato del valore di circa € 115.000 e l’esecuzione di sequestri per equivalente per un ammontare di € 31.350,00. Inoltre, denunciati 55 soggetti per assenteismo.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono stati sviluppati 25 interventi, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 27 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 57 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per circa 115 mila euro. Proposte di sequestro per 58 milioni di euro. Sono state analizzate circa 360 segnalazioni di operazioni sospette. Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro, sono stati denunciati 17 soggetti con la conseguente esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di circa 25.000 euro. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari, sono state segnalate all’A.G. di 14 persone di cui 1 tratta in arresto. Eseguite misure cautelari reali per circa 10 milioni di Euro (tra cui 1 autovettura “Ferrari”, 1 imbarcazione, 8 rapporti bancari, 58 immobili e 40 terreni, 1 orologio Rolex e 7 lingotti d’oro). Valore distrazioni accertate per circa 37 milioni di euro. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 114 soggetti. Ulteriori 1.407 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. ll contrasto agli stupefacenti ha portato alla denuncia di 6 soggetti di cui 2 tratti in arresto e al sequestro di circa 3.5 Kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana e cocaina, oltre a 26 piante di cannabis indica. Sul versante della contraffazione, sono stati eseguiti oltre 70 interventi e più di 10 deleghe dell’Autorità Giudiziaria sottoponendo a sequestro circa 300 mila pezzi di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché di 200 tonnellate di pellets. Denunciati 5 soggetti. L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di oltre 70.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale.
La Guardia di Finanza concorre al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica sul territorio provinciale di competenza garantendo supporto all’Autorità di Pubblica Sicurezza in sinergia con le altre Forze di Polizia. Nel periodo di riferimento, sono state impegnate circa 1000 pattuglie nel comparto in esame. L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha comportato la necessità di adeguare il dispositivo di vigilanza, al fine di contenere gli effetti negativi della pandemia sul tessuto socio-economico locale. Tenuto conto delle direttive operative emanate nel tempo dall’Organo di vertice, i Reparti dipendenti hanno continuato l’azione di controllo del territorio, al fine di sostenere la cittadinanza, con riferimento all’osservanza delle disposizioni emanate dalle Autorità di Governo e Regionale, con particolare riferimento al divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e/o di esercizi commerciali, con le connesse esigenze di ordine e sicurezza pubblica. L’apporto del Corpo è stato determinante nel fronteggiare l’emergenza in un territorio molto provato, assicurando, altresì, il servizio di scorta vaccini, periodicamente disposto dal Ministero dell’Interno. Segnalate amministrativamente oltre 100 tra persone fisiche e giuridiche.