Corriere dell'Irpinia

La letteratura della Z Generation al festival Incantautori

E’ dedicato alla letteratura della Z Generation e al mondo delle culture digitali il nuovo appuntamento con il festival Incantautori in città promosso dall’associazione Ebbridilibri, in programma il 16 febbraio alle 20 al Godot. Sarà il professore Alfonso Amendola, docente all’Università di Salerno, a raccontare, introdotto dalla professoressa Maria Venezia, la parola poetica della Generazione Z dalle radici dell’avanguardia del Novecento fino  fino ai nuovi instapoets. Con il termine Generazione Z (o CentennialsDigitariansGen ZiGenPluralsPost-MillennialsZoomers) si fa riferimento alla generazione dei nati tra il 1997 e il 2012, figli della Generazione X (1965-1980) e degli ultimi baby boomers. Si tratta della prima generazione che ha potuto godere dell’accesso ad Internet sin dall’infanzia. Di qui la definizione  di “nativi digitali”. Gli appartenenti alla generazione Z si distinguono dai millennials per il fatto di essere “nati con uno smartphone in mano”. A differenza della generazione Y, la tecnologia digitale è sempre stata presente nelle loro vite già dall’infanzia e Internet rappresenta una parte integrante della quotidianità dei loro genitori. Di qui l’idea di sfruttare i social come veicolo di fruizione e promozione della letteratura, per far conoscere le proprie poesie o i propri racconti, come dimostrano gli Instapoets (letteralmente, gli Instapoeti), diventati famosi pubblicando le loro poesie sui social network, in particolare su Instagram e Tumblr.  In questo modo, attraverso la condivisione, diventa possibile raggiungere un pubblico piuttosto numeroso, che solitamente si tiene alla larga dai libri di poesia, ma che appare invece sensibile alle loro proposte

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