La libertà secondo i No Vax

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Secondo Stuart Mill, “Saggio sulla libertà”, una persona dovrebbe essere lasciata libera di perseguire i propri interessi fin quando non danneggia gli interessi altrui. In tal caso la condotta dell’individuo “cade nella giurisdizione della società”. Questo principio è riconosciuto e fatto proprio dalle moderne democrazie. La nostra costituzione lo sancisce all’art. 22.

Per i NO VAX e i NO GREEN PASS, invece, la libertà non è soggetta a limiti o riduzioni anche se il suo esercizio lede quella degli altri, in genere soggetti più deboli e anche se si è in regime di emergenza sanitaria. Da mesi, occupano le maggiori piazze d’Italia con manifestazioni contro il vaccino e ll green pass, richiesto per molte attività, per il lavoro, per recarsi a teatro, cinema, musei e ristoranti. Creano disordini e violenze anche perché al loro interno si mescolano fascisti, antisistema e teste calde che assaltano sedi istituzionali, sfasciano vetrine, producono danni. Le loro proteste non si fermano da mesi e sono proseguite anche sabato, quando sono entrate in vigore le nuove disposizioni sullasicurezza impartite dalla Ministra dell’interno Lamorgese che hannovietato ai manifestanti le aree sensibili, i centri storici e i luoghi dove si fa shopping dove i commercianti sono costretti a chiudere le serrande.

Dietro di loro c’è la peggiore destra sovranista, oltranzista e populista che, per quattro miserabili voti, aizzano gli animi e infondono divisione e odio sociale. Ma ci sono anche intellettuali di sinistra come Cacciari, Agamben, Freccero che vedono una dittatura del governo, una limitazione della libertà e nel green pass una schedatura indebita. In un recente seminario a Torino hanno affermato che il governo seguirebbe metodi alla Göering. Ci sono anche, medici, preti e un perfino un cardinale illustre come Viganò che dicono bufale, falsità e fake news. Sostengono che i vaccini provocherebbero sterilità, mutazioni generiche, miocardite, e altri mali. Che sarebbero confezionati con feti per abortiti provocati ad arte e altre insulsaggini del genere. Sostengono anche (con una certa ragionevolezza) che la vaccinazione di massa sarebbe imposta dalle case farmaceutiche che producono i vaccini e che hanno fatto in soli nove mesi ricavi miliardari. Rilevano lo stato di emergenza una riduzione della libertà e auspicano una nuova rivoluzione dal basso.

Secondo il Presidente Mattarella “Forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli. Dobbiamo sconfiggere il virus non attaccare gli strumenti che lo contrastano”. Secondo la scrittrice EdithBruck, ex internata ebrea, si tratterebbe di un preciso disegno politico. Il filosofo Umberto Galimberti dichiara di non aver più pazienza e lo scrittore Carofiglio di disprezzare i no vax e di non voler parlare con gli imbecilli.

Intanto i contagi, le ospedalizzazioni e, purtroppo, anche i morti aumentano anche da noi, seppur in misura minore rispetto alle nazioni che ci circondano. Si rende perciò necessaria una terza dose. L’immunità di gregge non si è raggiunta anche se le vaccinazionicon due dosi hanno raggiunto, secondo la Gedi, il 76,4%, secondo il governo l’80%,Restano ancora due milioni e mezzo di over 50 che, con le buone o meno buone, devono essere convinti a vaccinarsi Infine si deve accelerare con la terza dose e continuare a mantenere le misure di sicurezza: mascherine e distanza di sicurezza. Si dibatte se vaccinare anche i bambini dai 5 ai 12 anni e si aspettano le decisioni dell OMS. L’Italia, stavolta, è in prima fila nella lotta al Covid, la prima ad effettuare il lockdown e ad adottare misure di sicurezza che altri stanno per fare dopo di noi. E’ la sola buona notizia di questi mesi difficili.

NINO LANZETTA