La ricetta: liquore allo zafferano

A cura di Amalia Leo

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1 l Acqua
500 ml Alcol puro
30 stimmi di  Zafferano
2 arance
500 g Zucchero
2 cucchiaini di miele al limone.

Procedimento:

Mettere gli stimmi di zafferano in una tazzina, unite 4 cucchiai di acqua calda e lasciate in infusione per 2 ore.  Pulire e pelare le arance con l’aiuto di un coltellino affilato  facendo attenzione a raccogliere  solo la scorza  .  In un contenitore di vetro a chiusura ermetica, mettere in infusione nell’ alcol  le scorze di arancia e gli stimmi di zafferano con la loro acqua. Mescolare , chiudere  il vaso e riporlo per 12 gg.al buio e lontano da fonti di calore avendo cura di agitare una volta al giorno. Trascorso il tempo preparare lo sciroppo facendo sciogliere a fuoco basso lo zucchero e il miele  in una casseruola con l’acqua. Far raffreddare e poi aggiungere lo sciroppo nell’infusione di alcool e riporre il vaso al buio per altri 10gg.Trascorso il tempo filtrare togliendo le scorze di arance e i pistilli di zafferano e procedere con l’imbottigliamento. Lasciar riposare il liquore  per almeno 1 mese. Servire freddo come digestivo o come liquore da meditazione .

Si consiglia di mantenere il liquore lontano da fonti di calore e luce intensa e di consumarlo   entro un anno dall’apertura della bottiglia.

Il liquore allo zafferano è fatto con una spezie che contiene molte proprieta’ utili al  nostro organismo: stimola il metabolismo, contrasta l’invecchiamento ed è efficace come digestivo perchè l’apparato digerente. Viene considerato anche un rimedio contro l’infelicità e ottimo afrodisiaco.  Il nome del liquore allo zafferano, Krocus, deriva dalla leggenda narrata da Ovidio, il quale raccontava di una ninfa chiamata Smilace che si era innamorata di Krocus, un giovane guerriero. Gli Dei contrastarono questa relazione  poiché molto sbilanciato essendo Smilace  immortale e lui  mortale. Krocus si suicidò per questo contrasto e  Smilace impazzì di dolore .Gli Dei,  impietositi, li trasformarono  in piante :lei divenne  Smilax aspera, la salsapariglia, dalle foglie a forma di cuore e i rami flessibili e spinosi quale simbolo d’un amore tenacissimo ma ostacolato e lui : Crocus sativus, fiore viola come la passione ma dal cuore color del sole.

Giallo come l’oro,/nodo d’amore,/tra tempi senza tempo/respira la sua dolcezza/di voli operosi/tra le zagare in fiore/che non conoscono asprezza/e racconta la sua  storia,/in trasparenza,/dove il sole/non s’inchina alla luna.