La ricetta: Timballo di ziti lunghi

A cura di Amalia Leo

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Lunghi ed impettiti/si presentarono alla festa/per salutare il velo sollevato/e tra  applausi e mandorle vestite/cercarono il posto d’onore/da cui poter offrire/un atteso spettacolo/da condividere/con imbelletati sorrisi/che si aprivano/a sussurri di meraviglia.

Ingredienti:

500 gr, di ziti lunghi,

500 gr,di passata di pomodoro,

80 gr. di parmigiano grattugiato,

2 melanzane,

pane grattugiato

250 gr. di provola tagliata a cubetti,

olio EVO,sale,basilico,aglio.

Per la besciamella:

50 gr. di burro,

50 gr,di farina 00,

500 gr. di latte

Sale,noce moscata,un cucchiaio di parmigiano grattugiato

Procedimento:

Preparare il sugo: mettere in un tegame un po’ d’olio ,uno spicchio d’aglio  ,il passato di pomodoro,sale e qualche foglia di basilico e far cuocere per 30 minuti.Per  la besciamella:in una casseruola far sciogliere il burro,aggiungere a filo la farina  poi il latte caldo.Salare ,aggiungere la noce moscata,il formaggio grattugiato  e far addensare su fuoco basso. . In olio friggere le malanzane tagliate a tocchetti Intanto far cuocere la pasta in abbondante acqua gli ziti senza spezzarli.A metà cottura scolarli e stenderli su un canovaccio pulito. In uno stampo rettangolare ,antiaderente, unto e foderato con pane grattugiato distribuire uno strato di pasta,aggiungere sugo di pomodoro,un po’ di besciamella ,parmigiano, cubetti di provola e melanzane fino a terminare gli ingredienti.Completare con uno strato di pasta ,salsa di pomodoro e una spolverata di pane grattugiato.Cuocere in forno caldo per 25 minuti a 190°. A fine cottura attendere 10 minuti prima di capovolgere delicatamente il timballo su un piatto di servizio. Decorare con  una spolverata di parmigiano e un ciuffetto di basilico.

Abbinare Vino rosso Nero d’Avola.

Curiosando:

Gli ziti sono un tipo di pasta di grano duro, lunga,cava e liscia anche se esiste anche una varietà  rigata.

Confezionati come pasta lunga, la tradizione culinaria dell’Italia meridionale li vuole spezzati prima di cuocerli.

La parola zito è forma meridionale della parola toscana citto “fanciullo”, che al meridione aveva il significato di “scapolo”, “donna nubile”  , Il nome deriva dall’espressione “Maccheroni della zita”, un piatto tradizionalmente preparato dalla sposa a Napoli   per il pranzo di nozze. Gli ziti sono diventati molto popolari negli Stati Uniti dopo la soap   televisiva dei “ Soprano”. Nella cucina tradizionale napoletana   gli ziti sono conditi con sugo alla genovese ; un primo piatto nato nel  XV secolo ad opera di  cuochi genovesi divenuti gestori di trattorie a Napoli che condivano la pasta con un sugo bianco ricavato dalla cottura lenta di carne e cipolle . Oggi  questo piatto viene   preparato per festività e in  occasioni di pranzi o cene importanti  . Gli ziti ,ed anche la varietà zitoni(più grandi) ,si prestano per timballi cotti in forno e come primi piatti conditi con  pomodorini del vesuvio e provolone  o lardo.