La speranza e la comune humanitas, la Notte del liceo classico al Convitto Colletta

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“Presiedo a festival culturali e della filosofia in Italia ed all’estero ma al Convitto ho trovato un’atmosfera speciale” : esordisce con queste parole Andrea Lucisano, eclettico divulgatore di filosofia che assiste al ” Simposio” di Platone, portato in scena nella Rotonda del prestigioso Convitto Nazionale ” Pietro Colletta” di Avellino dai ragazzi della V A del classico tradizionale ” Mi sono divertita – spiega l’alunna Aurora Lallo– avvalendomi dei suggerimenti delle proff.sse Giuseppina Satalino, Angela Nardiello e Vincenza La Gatta a fare da regista, guidando i miei compagni nella resa teatrale del celebre testo di Platone in cui si discute delle varie forme di amore”.

E di amore nel corso della serata, aperta da un momento artistico a cura della Prof. Antonella Ieppariello, ne traspare tanto, grazie allo stesso Lucisano che catalizza l’attenzione del pubblico in sala anche con un rap in greco antico dal titolo ” Just try” ispirato proprio al testo platonico, mentre con delle alunne assurte a giovani coriste intona “La speranza”.” Ho tenuto tanto alla presenta di Lucisano con noi- spiega il prof. Pellegrino Caruso – proprio perché , dovendo ragionare dell’urgenza della pace, su indicazione del Comitato nazionale organizzativo della Notte, presieduto da Rocco Schembra e di cui mi onoro di far parte, non dobbiamo mai privarci della speranza , della possibilità che gli uomini riconoscano e preservino la comune humanitas” .

Nel lungo evento organizzato dal Convitto Nazionale, diretto dalla prof.ssa Maria Teresa Brigliadoro, e’ stata, dunque, proprio la speranza il filo conduttore che ha tenuto insieme i vari momenti, come la lettura di ” Lettere dal fronte”, a cura di Gianluca Amatucci, con musiche di Elsa Nigro e Sergio De Castris, delle poesie di Elena Opromolla e di brani selezionati dai ragazzi con la guida delle docenti Anna Caramico, Rosa Iandolo e Elvira Romano, con musiche curate dal prof. Alfredo Spinelli. La prof.ssa Maria Antonia Vesce, con l’ alunno Roberto Sessa ha indotto tutti a riflettere su come l’ intelligenza artificiale non possa essere disgiunta dall’etica.

Al tema e’ molto interessato lo stesso Lucisano che ha presentato anche un dialogo della volpe Sophia, cartoon da lui ideato, con il filosofo avellinese Aldo Masullo. La serata, seguita nell’ organizzazione anche dalla prof.ssa Favorito, e’ stata gestita con condivisione ed entusiasmo, con la partecipazione dei referenti di varie associazioni culturali cittadine, come e’ stato giustamente sottolineato dalla prof.ssa Ilenia D’Oria, alla quale e’ spettato raccontare anche quella lunga notte di Medea, il cui originale racconto di Apollonio Rodio ha chiuso la serata, sostenuta dalla DSGA Elvira Martorano, con il supporto tecnico di Luigi Amodeo e la partecipazione di tutto il personale. Al brindisi finale hanno, dunque , partecipato tutti gli ospiti intervenuti. ” Vado via- chiosa Lucisano- contagiato dalla vostra ” forza allegra”…Non poteva, del resto, accadere diversamente nella scuola di cui fu ospite tante volte Francesco De Sanctis.