La Zeza di Bellizzi, campionessa di solidarietà. Musica e festa per i ragazzi di Pianeta autismo

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La Zeza di Bellizzi abbraccia i ragazzi della cooperativa Pianeta Autismo e Persone svantaggiate e dell’associazione Amaranto. Primo appuntamento questa mattina, alle 12, in piazza Napoli, nel cuore di Bellizzi, con il pranzo in piazza nel segno di un menù legato alla tradizione. Si prosegue domani, dalle ore 17 fino alle 18,30, presso la Ex Scuola Elementare (piano terra) con Coriandoli e Musicoterapia con i figuranti della zeza, i ragazzi autistici e i loro familiari. Il 5 marzo, alle 17, spazio alla sfilata e alla cantata, nel segno di festa e solidarietà, a testimoniare il legame forte stabilito con il territorio di Bellizzi, che accoglie da anni i laboratori di Pianeta Autismo. E’ il musicoterapeuta Vincenzo Ricciardelli a spiegare il valore forte di cui si carica la musica, a partire dai ritmi della festa: “La musica è espressione e favorisce la relazione quando si è costretti a fare i conti con problematiche legate a difficoltà espressive e contraddistinte dall’isolamento. Al tempo stesso offre delle nuove opportunità, più dirette e coinvolgenti, per relazionarsi, comunicare e partecipare, regalando benefici su ogni fronte: con tecniche mirate, è possibile stimolare lo sviluppo psicomotorio, del linguaggio, ridurre atteggiamenti disfunzionale”. Benefici che si affiancano a quelli associati al folklore, “La zeza – prosegue Ricciardelli – possiede un valore ancestrale che non risiede solo nei suoi suoni, le sue musiche, i suoi ritmi, o le sue danze, ma nel significato emotivo, culturale, che evoca un senso di appartenenza radicato nella mente e nel corpo di tutti, anche in chi deve fare i conti con problematiche sul piano della comunicazione. Ecco perchè la partecipazione alla festa, il canto, il ballo possono aiutare a creare un legame e una relazione davvero significativa, dalla quale partire. Nel momento in cui si suona insieme, accogliamo le proposte dei ragazzi che non disdegnano i classici della canzone italiana, anche se le più amate sono le canzoni nate all’interno del centro stesso. Durante gli incontri di musicoterapia, ma anche al di fuori, i ragazzi partecipano con maggiore entusiasmo, mostrano una maggiore reattività e una propensione maggiore a integrarsi e partecipare costruttivamente in dinamiche di gruppo. Questo si deve ai percorsi che seguono all’interno del centro e al lavoro dell’equipe con cui speriamo di portare avanti questo progetto”. Sarà ancora festa martedì 5 marzo, a partire dalle 16, la Zeza di Bellizzi sfilerà tra le strade del paese con la consueta rappresentazione della canzone di Zeza e la quadriglia.