L’Ad di Invitalia: per l’IIA lavoriamo per condizioni stabili e durature

Bernardo Mattarella in visita alla Ema di Morra Dde Sanctis, dove si è parlato anche dello stubilimento ufitano. Zaolino, Fismic: la IIA deve restare in mani pubbliche

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Morra de Sanctis. Alla fine è andato a visitare la Ema, Bernardo Mattarella, ad di Invitalia. Ma, inevitabilmente,  si è finito per parlare dello stabilimento della Industria Italiana Autobus di valle Ufita.

Intanto perché Mattarella “una scappatina da queste parti potrebbe ancora farla- continuano a dire i sindacati”. E poi anche per rappresentare, alle tute blu, la visione di futuro che ha, in merito, uno dei tre soci di maggioranza della IIA. Invitalia ha investito “13,7 milioni, su un totale di 27- sottolinea l’amministratore delegato-“nella ricapitalizzazione avvenuta poche settimane fa. E che “per la fabbrica di valle Ufita stiamo lavorando ogni giorno, per creare condizioni stabili e durature”.

Così come si è, comunque, sempre in contatto con le istituzioni, con le quali” si vuole trovare una soluzione”. Lo stesso discorso, Mattarella,  lo fa ovviamente per la Bredamenarini di Bologna. E, allo stesso tempo, sottolinea” lo sforzo che si sta facendo, in questi anni, per superare i momenti di crisi”.

L’ impegno economico di Invitalia, secondo l’ad di Invitalia,  ha dato “un poco di agibilità per trovare insieme, tutti, una situazione che diventi più stabile”.

“Le dichiarazioni di Mattarella- dice Giuseppe Zaolino- segretario generale Fismic- lasciano molto spazio anche a futuri scenari diversi da quello attuale. È andato allo stabilimento di Morra  perché lì  gli investimenti   stanno per arrivare. Quindi ci saranno delle novità”.

Per il sindacalista non ha “nessuna evidenza” il fatto che il manager non sia passato per valle Ufita. Pensa, però,  che potrebbe giungere, “tra una decina di giorni “, una convocazione dal ministero del Made in Italy” per un aggiornamento sullo stato dell’arte. Sembrerebbe,  infatti che ci siano novità in corso d’opera”.

La Fismic, attraverso la voce di Zaolino, ribadisce che la ripartenza con la ricapitalizzazione non ha risolto il problema. Almeno fino a quando “non conosceremo l’assetto societario definitivo. Perché è con questo che dovremo fare i conti nei prossimi dieci anni”.

La posizione del suo sindacato non cambia: la IIA deve restare in mani pubbliche. E si chiede che quando Invitalia lascerà, entro la finecdi quest’anno,” le quote societarie passino a Leonardo”. Perché,  conclude il segretario provinciale della Fismic, “Industria Italiana Autobus,  per valle Ufita,  è troppo importante perché si sottovaluti lo scenario e la prospettiva dei 376 lavoratori. Il resto lo vedremo nei prossimi giorni”.
Giancarlo Vitale